Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'eredità di Ferruccio Parri L'Italia del Nord che avrebbe potuto assumere la guida della politica italiana è ancora imbavagliata dal Governo Militare Alleato e si trova sotto lo stato d'assedio. E come se non vi fossero tranelli sufficienti sulla strada del nuovo primo ministro, gli stalinisti fanno il possibile per confondere e disorga– nizzare il movimento repubblicano e democratico in tutto il paese. Con ogni probabilità, essi hanno adottato la tattica machiavellica di aiutare i neo-monarchici, i clericali e gli agenti inglesi a demolire le forze repubbli– cane e democratiche nella convinzione che quando saranno sconfitte essi potranno colle loro forze spazzar via i gruppi reazionari e istituire la loro "dittatura del proletariato." Se il Foreign Office inglese continuerà nell'opera metodica di sabo– taggio della ricostruzione italiana, fra poco la disintegrazione del paese diverrà totale. La cessione dell'intera Istria alla Jugoslavia fu decisa molto tempo fa. L'unico problema che il Foreign Office deve ancora risolvere è di fare in modo che la responsabilità per questa cessione (che apparirà agli italiani come un disastro nazionale) non ricada sulle spalle del Re e dei suoi seguaci, ma di un leader della sinistra che dovrà trovarsi al potere quando l'affare sarà un fatto compiuto. Allora la collera d~l popolo italiano si in– dirizzerà verso lui e verso il suo partito e non verso la Monarchia. Parri sarebbe il migliore capo possibile delle forze repubblicane e democratiche italiane. Ma egli non è padrone della situazione politica italiana. Egli è solo il capo di una coalizione in cui monarchici, clericali e stalinisti controllano la porzione maggiore del governo. Sarà egli in grado, coll'aiuto dei pochi uomini dabbene sui quali può realmente fare asse– gnamento, di evitare i tranelli posti sul suo cammino dai suoi compagni privi di scrupoli? Riuscirà egli a salvarsi dall'ostilità della Commissione Al– leata? Sarà capace di manovrare con successo, accerchiato com'è dalle astu– zie dei cosiddetti "liberali," dall'untuoso machiavellismo dei clericali, dalla indecisione dei socialisti e dalla camaleontica politica dei comunisti? Quanto piu analizziamo la situazione, tanto piu incliniamo verso una visione pessimistica circa la riuscita di Parri. E lo stesso Parri non ci sembra piu ottimista di noi. Ma per quanto scarse possano essere le sue speranze di riuscita, egli ha tutti i nostri auguri. E oltre ai nostri auguri, noi esprimiamo la nostra ferma persuasione che egli non resterà al potere un minuto di piu dopo che ogni speranza di poter fare al governo un buon lavoro si sarà dileguata. E allora egli potrà fare qualcosa di utile. Dal posto di primo ministro al quale lo hanno inchiodato monarchici, clericali, agenti britannici e moscoviti allo scopo di demolirlo e di demolire con lui ogni possibile prospettiva di un'Italia repubblicana e democratica, Ferruccio Parri dovrebbe potere costringere i suoi nemici aperti e nascosti ad accettare battaglia in campo aperto. Egli dovrebbe gettare in faccia alla Commissione Alleata la sua carica di Primo Ministro e andarsene via, sbattendo la porta,_ ren- 705 Biblioteca ( , Bianco ·

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