Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Ferruccio Farri Auguriamoci, per l'onore degli uomini che governano la Gran Breta– gna e l'America e per la pace nel mondo, che questi problemi siano riso– luti col metodo degli arbitrati e non con quello dei plebisciti cucinati in mala fede dai vincitori. Ferruccio Parri1 Ferruccio Parri ha 55 anni, e quindi appartiene alla generazione che era sui 25 o 30 anni quando il fascismo andò al potere in Italia. Egli e i suoi coetanei conobbero l'Italia prefascista, e, dopo la tragica espe– rienza del fascismo, sono in grado di valutare con mente matura i difetti di quell'Italia che furono molti, ma anche i suoi meriti, che non furono pochi. Sono essi che debbono assumersi il compito gigantesco di ricostruire il paese sulle rovine causate da 25 anni di malvagità e stupidità. Sono essi che dovranno combattere contro quelle forze all'interno e all'estero le quali faranno il possibile per ostacolare il secondo Risorgimento italiano. Fer– ruccio Parri è uno dei migliori di quella generazione. Nel 1915, quando l'Italia si associò alla Triplice Intesa nella guerra contro gli Imperi Centrali, Parri era professore di storia in un liceo. Alto, pallido, con dei begli occhi scuri ed un gran ciuffo di capelli neri, severo con se stesso come con gli altri nell'adempimento del dovere, Parri era ado– rato dai suoi studenti. Vi erano nell'Italia libera di allora molti insegnanti simili a lui, uomini che avevano dedicato la loro vita allo studio ed all'in– segnamento, accontentandosi di una modesta condizione economica, apostoli incorruttibili di quella fede nel vero che salverà il genere umano. Anche nei peggiori anni della tirannide, quegli insegnanti mantennero viva la tradi– zione educativa della vecchia Italia libera. Come tutti i migliori giovani della sua generazione, Parri fu favore– vole all'intervento dell'Italia nella guerra europea. Gli uomini politici ingle– si e francesi avevano annunciato che non combattevano la guerra per con– quistare dei territori in Europa o per l'espansione coloniale. La carta d'Eu– ropa sarebbe stata nuovamente tracciata in base al principio di autodeci– sione nazionale. I diritti delle piccole nazioni sarebbero stati garentiti al pari di quelli delle grandi potenze. Parri fu uno di coloro che vollero che l'Italia partecipasse ai sacrifici di quella guerra che doveva servire ad ottenere giustizia per tutti, e quindi anche per il proprio paese. Non ap- 1 "The Nation," 21 luglio 1945. 691 47 B ~ca Gino Bianco

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