Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'Amerlea vi presero parte. Avrebbe ragione. Ma intanto dovrebbe ammettere che già allora le città erano parte della nazione italiana assai meglio e piu che la Casa di Savoia. Eppoi ottantacinque anni fa in tutta Europa e non solmente in Italia, le classi rurali erano politicamente inerti o addi– rittura clericali e reazionarie. Nel 1848, quando le classi rurali furono chia– mate a votare per Assemblee Costituenti in Francia, Austria, Germania, votarono ovunque per candidati clericali e reazionari. Av~vano i contadini italiani soli l'obbligo di fare eccezione alla regola? Ad ogni modo, ottanta– cinque anni non sono passati invano né per i contadini dell'Europa né per quelli dell'Italia. I contadini italiani durante quest'ultimo anno dettero nella lo~ta contro i tedeschi e i fascisti e nel soccorrere i prigionieri alleati, prove magnifiche di coscienza nazionale unanime e attiva e di in– telligente umanità. Mr. J. C. Smith ha ragione quando afferma che "i Re sabaudi adot– tarono i metodi dei paesi democratici per guadagnarsi l'appoggio dei demo– cratici italiani." Dunque, c'era qualcosa in Italia di cui i Re sabaudi dovevano tener conto. Ma il Signor Smith ha torto quando scrive che "è dubbio se l'idea che la gente debba governarsi da sé discese mai nella massa del popolo italiano." Il fatto è che quell'idea era già discesa quando la dittatura fascista demoH le istituzioni libere in Italia. La democrazia è libertà di stampa. L'Italia ebbe la libertà di stampa durante quegli ottantacinque anni. Prima che la dittatura fascista l'abo– lisse, l'Italia possedeva alcuni dei migliori quotidiani in Europa. E in– torno a piu di cento quotidiani formicolavano dappertutto migliaia di set– timanali e di riviste che rispecchiavano tutte le piu disparate teorie poli– tiche e religiose. La democrazia è libertà di associazione. Prima che sorgesse la ditta– tura fascista, l'Italia aveva migliaia di associazioni politiche, educative, spor– tive, cooperative, associazioni di impiegati e professionisti, leghe di operai e· contadini, etc. La democrazia è governo locale eletto dai cittadini. I sindaci e i con– siglieri municipali in Italia eran~ eletti dai cittadini. I peggiori governi municipali in Italia non erano peggiori di molti di quelli che esistono negli Stati Uniti, e non pochi erano modelli di amministrazione onesta, in– te_lligente ed efficiente. La democrazia implica una Camera di Rappresentanti eletti dal paese. L'Italia aveva una Camera di Rappresentanti eletti. Questa istituzione fun– zionava piuttosto male. E c'è da aspettarsi che funzionerà piuttosto male an– che nell'avvenire. Ma le Camere rappresentative funzionano forse in modo assolutamente soddisfacente in America? Questo è, piu o meno, uno dei punti deboli dei regimi democratici ovunque. Chi voglia attingere le sue informazioni a fonti storiche incorrotte, testimonierà che dal 1861 al 1914 nessun altro paese d'Europa fece tanto progresso nella conoscenza e nella pratica della ·democrazia quanto l'Italia, 672 BibliotecaGino Bianco

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