Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America l'America, non conosceva l'Europa. Si Jffidò ai consigli dei diplomatici inglesi e del Vaticano. Di qui vennero tutti i suoi errori. Avemmo certamente ragione quando l'ammirammo. Siamo convinti di avere avuto ·ragione quando lo criticammo. In quest'ora di lutto nazio– nale vogliamo soprattutto ricordare a suo gr:ande onore che aveva una sincera, profonda simpatia umana per quello che egli una volta chiamò "l'uomo dimenticato," e cercò di aiutarlo per quanto gli fosse possibile, date le circostanze in cui doveva operare. I suoi errori furono errori di mente, non mai errori di cuore. La sua scomparsa subitanea lascia un gran vuoto. Ma quel vuoto può essere colmato dal buon senso, dalla buona fede, dalla generosità immensa del popolo americano. In questo popolo noi abbiamo fede. E in questa fede dobbiamo tutti attingere coraggio per affrontare il futuro. La Democrazia in Italia1 20 aprile 1945 Il corrispondente del New York Herald Tribune da Roma, Mr. J. C. Smith, è un intelligente ed onesto osservatore degli eventi italiani. Perciò occorre correggere alcune affermazioni contenute nella sua corrispondenza, del resto interessante e in complesso corretta, pubblicata nel numero del 12 aprile. Sono d'accordo con Mr. J. C. Smith quando egli afferma che "l'in– fluenza e la responsabilità degli Alleati in Italia non finiranno con la fine della guerra," e che "quando l' AMG è pronto a partire, gli italiani debbono esser pronti a fare le elezioni; se no, gli Alleati dovranno farle invece di loro." Io vado ancora. piu in là. Io spero che le elezioni italiane avvengano prima che gli Alleati partano e sotto la loro sorveglianza, purché gli Alleati n_onsi propongano di falsificarle a servizio di gruppi impopolari. Se com– mettono quest'errore, allora sf che il governo da essi messo su coll'inganno avrà continuo e pesante bisogno del loro sostegno, e li costringerà "nella posizione spiacevole di dover appoggiare un governo marionetta/' come Mr. J. C. Smith dice a ragione. Questo accadrà se le Autorità Alleate si saranno persuase che gl'i– taliani sono incapaci di governarsi da sé "perché la loro esperienza della democrazia nei. giorni che precedettero il fascismo fu piuttosto rudimentale." 1 "L'Italia Libera," 16 maggio 1945. 670 BibliotecaGino Bianco

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