Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Un'idea "peregrina" mula di ringraziamento al Papa, rammentò a Sua Santità la promessa non tenuta. Il giornale tedesco sfidò l'Osservatore Romano a pubblicare l'intero testo della lettera. L'organo del Vaticano tacque. Si noti che la formula di ringraziamento è usata dai vescovi che si ritirano, come è una pia formula che i vescovi nuovi eletti si pi;ofessino indegni dell'alto ufficio. Il 17 marzo 1932, il giornale Polùika di Belgrado ripeté le rivelazioni della Kolnische Zeitung e domandò al Vaticano perché un fascista slavo– fobo fosse stato nominato alla sede di Gorizia. Dopo tre settimane (3 aprile 1932) l'Osservatore Romano, in un articolo colmo di indignazione, denunciò come false ed "altàmente offensive allo spirito di giustizia e vera carità con cui la Santa Sede abbraccia tutti i popoli cattolici" le "indegne asserzioni" di Politika; il nunzio apostolico a Belgrado aveva presentato una protesta al governo jugoslavo e il governo aveva espresso il suo rincrescimento. Ma neanche allora l'Osservatore Ro– mano pubblicò la lettera di Sedej, né spiegò mai perché un arcivescovo slavofobo e fascista era stato messo a capo della. Sede di Gorizia. Questo è quel che sappiamo del caso. Che tutti i parti~ola~i dati dai giornali siano esatti o no, due fatti rimangono fuori dubbio: 1) la rimo– zione di Sedej fu richiesta dal regime fascista; 2) dopo le sue dimissioni il suo posto fu preso da un prelato pro-fascista. Molto piu semplice e piu significativo è il secondo caso conosciuto, quello del vescovo Fogar di Trieste. Benché.non fosse un eroe, egli aveva tentato di proteggere il diritto della parte slava del suo clero a dare l'i– struzione religiosa nelle chiese slave nella lingua slava. Nell'ottobre 1936, fu costretto a dimettersi. L'affare fu riassunto cos1 dal New York Times: Quando il prefetto di Trieste proibf l'uso della lingua slava nelle chiese cattoliche, il Vescovo protestò cosf vigorosamente che il Prefetto fu immediatamente rimosso. Ma per controbilanciare questa azione, Mussolini insistette che anche il Vescovo dovesse essere rimosso. Il Vaticano domandò le dimissioni al Vescovo Fogar sotto pena di licenziarlo se rifiutava. In conseguenza il Vescovo Fogar si dimise. L'tiso della lingua slava nelle chiese è stato vietato in tutta la diocesi di Trieste (22 ottobre 1936).· · È quindi fuor di dubbio che il Vaticano, su richiesta di Mus~olini, rimuoveva vescovi che nella opinione di Mussolini erano politicamerite non desiderabili sostituendoli con prelati che godevano la fiducia dei fascisti. Per quale ragione le richieste di ·rimozioni -?-ondovevano esser rifiu– tate quando provenivano da Mussolini, e dovrebbero essere rifiutate ora che mirano a eliminare vescovi fascisti? Secondo Don Sturzo c'è una ragione. Il diritto· canonico ammette che non possa essere pastore di anime chi è odiato anche ingiustamente da folle cattive; questa legge sarebbe da applicare anèhe di piu a "coloro che sono stati infettati da una malattia .cosf grave come il fascismo." :665 Biblioteca Gino Bianco

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