Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America Si aspettava forse Don Sturzo che noi proponessimo di impiccare il Papa e i Cardinali ai lampioni di Roma? Dovunque regna lo spirito della dottrina democratica (spirito cristiano piu sincero che quello dei teologi romani) anche una Chiesa totalitaria ha il diritto di partecipare ai benefici della libertà - finché non tenti soffocare la libertà nostra. Nel nostro libro noi ci dichiarammo per il mantenimento del cos1 detto Trattato di Conciliazione che riconobbe esplicitamente la sovranità papale sulla Città del Vaticano. Ma affermammo che l'abolizione del Con– cordato e la separazione dello Stato dalla Chiesa erano diventate in Italia una necessità. E demmo le ragioni per cui il Concordato si dovrebbe abolire discutendo il problema da tutti i punti di vista. Don Sturzo non è d'accordo con noi. Questo è un suo diritto. Ma egli riassume nei termini seguenti le nostre ragioni e i nostri argomenti: Ho letto un'idea peregrina: conservare il Concordato per un certo tempo e appli– carlo per fare ai termini del Concordato stesso la "purga" di quei vescovi e parroci che sono stati fascisti. Quando poi questa delicata operazione sarà finita, allora abolire il Concordato, sia pure, curando, d'accordo col Vaticano, la liquidazione di tutti gli inte– ressi economici della Chiesa (in nota: cf. Salvemini e La Piana, What to do with ltaly, New York,. 1943, p. 263). Ecco quello che noi scnvemmo: È nostra opinione che una decisione circa il Concordato non _debba essere presa in fretta da un Governo provvisorio, il cui ufficio deve essere quello di amministrare il paese sotto occupazione estera. La decisione deve essere rinviata e riservata all'As– semblea che il popolo eleggerà perché formuli la nuova costituzione. Frattanto, il Con– cordato dovrebbe essere rispettato, salvo quelle clausole che violarono i diritti dei cit– tadini. Questo rispetto dello status quo, darebbe, tra l'altro, il diritto al Governo di do– mandare al Vaticano che per ovvie ragioni di ordine pubblico "purghi" l'alta gerarchia ecclesiastica di tutti i vescovi ultra-fascisti. Il diritto del Governo di porre il veto per ragioni politiche potrebbe essere usato contro la nomina ai benefici ecclesiastici di fa– scisti notod. Questo esperimento darebbe anche al Vaticano un'opportunità per chiarire il suo atteggiamento verso il nuovo regime democratico, e ciò aiuterebbe il Governo a fare i suoi piani per il futuro. Le nostre parole chiaramente dicono che il Concordato dovrebbe essere in via transitoria rispettato .non perché può servire per la purga, ma perché la decisione finale, se dev'essere mantenuto· o abolito, appartiene al popolo italiano quando sarà libero di esprimere la sua volontà, e questo indipendentemente dal fatto se una purga sia stata fatta o no. Don Sturzo prima alterò il nostro pensiero e poi disse che era "peregrino." Secondo Don Sturzo, questa purga del clero fascista è "un'idea pere- . " Id " . " 1 d' 'd " b d " " " grma. ea peregrina non vuo tre 1 ea vaga on a, vagrant come ' d . · 1 " "" d""' " e stato tra otto m mg ese, ma strana, ass:ur a, sciocca. Perché Don Sturzo ritiene "sciocco" il nostro suggerimento che il Go– verno domandi al Vaticano di escludere, per ragioni di ordine pubblico, dall'alta gerarchia ecclesiastica i vescovi fascisti? Ecco la risposta: 662 BibliotecaGino Bianco

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