Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'attività fascista negli Stati Uniti d'America questi immigrati sostenne a Boston l'esame per ottenere la cittadinanza americana. Il giudice gli domandò chi fosse il Presidente degli Stati Uniti, chi il governatore dello Stato, quanti Stati costituivano l'Unione e cos1 via. La risposta fu un secco "Non lo so." "Allora non sapete nulla?" "Signor Giudice, sapete quante banane ci sono in un grappolo di bana- "I" "N " "S b d d 1 . d ner o. apete quante anane evo ven ere a giorno per gua a- gnarmi da vivere?" "No." "Bene, questo è il mio mestiere e quello è il vostro." Un altro italiano a New York, che aveva avuto tredici figli in America - tutti per nascita cittadini americani - non aveva mai avuto il tempo né di imparare a leggere e a scrivere né çli divenire lui stesso cit– tadino americano. Infine, quando i suoi figli lo persuasero a sottoporsi al- 1' esame, egli sapeva dire chi era lui, come si chiamava il Presidente degli Stati Uniti e chi era il Governatore dello Stato di New York. Ma quando il giudice gli domandò se egli - padre di tredici figli - poteva diventare presidente degli Stati Uniti, fu colto da un momento di panico e rispose: "Scusate, signor giudice, io ho tredici figli, ho troppo da fare." Anche se sanno poco della struttura politica della nazione, uomini e donne onesti, che lavorano sodo, che obbediscono alle leggi, non sono pericolosi per le istituzioni democratiche degli Stati Uniti, se sono lasciati in pace. Ma quelli di origine italiana, non sono stati lasciati in pace. Sebbene l'immigrazione italiana in questo paese sia praticamente ces– sata dal 1924, i funzionari dell'Ambasciata e dei consolati italiani ogni anno che passava hanno avuto piu da fare. Il loro compito principale consiste nell'organizzare attività fasciste alla radio, nei giornali, nelle scuo– le, nelle chiese e nei clubs della loro zona. I consolati piu importanti hanno oggi un "incaricato culturale" che controlla l'attività fascista della zona ~i competenza del consolato. Questi "incaricati culturali" prendono gli ordini da un ufficio dell'ambasciata di Washington, che è stato diretto da Luigi Villari. 2 Si noti che il signor Villari, dopo avere diretto per vari anni la propaganda fascista in Inghilterra è stato trasferito in America per svolgervi un'analoga funzione. Tra la popolazione di origine italiana i consoli hanno trovato un'in– finità di persone che possono servire ai loro scopi. L'emigrazione italiana è stata sempre accompagnata da parassiti di ogni specie appartenenti nella maggior parte a quella piccola borghesia intellettuale che è la piaga del– l'Italia. Individui che non vogliono o non sanno lavorare, che hanno sem– pre vissuto alle spalle dei p0veri, e che si autodefiniscono intellettuali perché sono stati istruiti al di sopra della propria intelligenza. Quando cessò l'immigrazione, questa gente sarebbe rimasta in America senza mate– ria prima da sfruttare se non avesse trovato nuovi mezzi di sussistenza nell'attività fascista sotto la direzione dei consoli. Edmondo Rossoni, oggi ministro di Mussolini, era uno di loro prima della guerra del 1914-18. Il 2 Luigi Villari, figlio dello storico Pasquale Villari che era stato uno dei maestri di Salvemini all'Unive.:-sità di Firenze, fu coi suoi numerosi libri ed articoli uno dei principali e piu attivi agenti della propaganda fascista nei paesi di lingua inglese. · 23 BibliotecaGino Bianco

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