Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America A rischio della vita e della famiglia, senza cedere neppure una volta a motivi di meschino risentimento personale, e con una sanità di mente rara per un uomo nel quale brucia una simile fiamma, Salvemini non è mai sceso a compromessi e non ha vacillato mai. Come suo collega a Harvard, posso forse dire di piu: ecco un uomo che contempera la semplicità, la bontà e il fanciullesco candore del suo spirito con l'acutezza e la saggezza di un profeta. · Scrivendo semplicemente da americano posso esprimergli la gratitudine di que– sto paese e la fiducia che esso nutre nell'Italia vera e nella vera tradizione italiana che il prof. Salvemini rappresenta. Il contributo che l'Italia e la tradi'zione italiana arrecano al nostro paese è assai grande. (Dalla prefazione di William Y. Elliott, professore di Scienze politiche all'Università di Harvard). Recentemente, uno dei piu importanti quotidiani italiani, il Corriere della Sera, asseriva che tutti i dieci milioni di italiani all'estero - e tra essi 4.150.000 negli Stati Uniti - "guardano con piena fiducia alla gran– de patria imperiale e fascista." Dato che in base al censimento del 1930 sono 4.600.000 i cittadini o residenti americani di origine italiana, biso– gna concludere che Mussolini evidentemente, è tanto generoso da non con– sider-are come propri sudditi circa mezzo milione di persone. Tuttavia, quando il Presidente Roosevelt condannò l'intervento di Mussolini nell'at– tuale guerra de.finendolo un atto di tradimento, alti personaggi di origine italiana rc::seroampiamente noto che tutti gli italo-americani sono fedeli all'America e all'America soltanto. Qual è la verità? La risposta non è facile. Una massa oscillante tra i quattro e i cin– que milioni non è un blocco compatto che possa essere compreso en– tro una formula unica. In ogni caso, sebbene sia forse conveniente dir– lo, non è certo saggio ritenere che tutti gli italo-americani prediligano i puri ideali della democrazia. I In generale, gran parte dei cittadini e dei residenti di ongme italiana e i loro discendenti sono stati completamente assimilati dall'ambiente so– ciale americano. Non di rado hanno tradotto i loro nomi in inglese: per esempio, Vinciguerra è diventato Winwar. Se tra loro c'è gente che simpa– tizza col fascismo, essa condivide la propria fede politica con altri figlie e -figli piu o meno autentici della rivoluzione americana. Il sindaco di San Francisco, Rossi, è popolare tra i fascisti italiani della sua città. Il sindaco di New York, La Guardia, è il nemico numero uno dei fascisti italiani della sua comunità. Sono entrambi di origine italiana. Sarebbe assurdo escludere La Guardia di New York e includere Rossi di San Francisco nel– l'impero americano di Mussolini. Entrambi sono americani e niente altro. Gran parte degli italiani di recente immigrazione hanno altro per la testa che studiare la Costituzione degli Stati Uniti, dell'Italia o di qualun– que àltro paese. Devono guadagnarsi da vivere. Molto tempo fa, uno di 22 BibliotecaGino Bianco

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