Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Come Bonomi diventò ministro ovvero la commedia degli errori1 Nel maggio del 1944, Badoglio mandò a Roma un suo uomo di fiducia a consultare Bonomi su quanto si dovesse fare all'arrivo delle truppe alleate in Roma. Una delle forze di Bonomi, è che egli dice di sf a tutti, e cosf si tiene amico con tutti finché non si scopre che aveva ingan– nato tutti. Egli non convocò il Comitato di Liberazione perché in Roma c'era altro da fare che convocare comitati. Rispose di testa sua che certo il Comitato di Roma avrebbe convalidato senza difficoltà quanto era stato fatto a Napoli nell'aprile. Badoglio prese sul serio la risposta di Bonomi, e annunziò al Generale ingles_eMacFarlane, che esercitava i poteri della Commissione Alleata di Controllo sul Gabinetto Badoglio, che "tutti i patrioti dell'Italia setten– trionale e centrale facevano capo a lui." Il Generale MacFarlane, prima di essere stato generale era stato colon– nello, e chiunque ha servito in un esercito di qualunque paese, sa che cosa può essere mai un ·colonnello, fatte le debite eccezioni. Quando poi un generale è un generale inglese, è peggio che andar di notte, fatte le debite eccezioni (ma questo non è il caso); dunque, il Generale Mac– Farlane inghiotu con delizia la eccellente informazione datagli da Badoglio e la trasmise a Londra. Immaginarsi la gioia di Londra! Se il Comitato Romano di Libera– zione Nazionale era disposto a designare spontaneamente Badoglio come Pri– mo Ministro, Churchill, Eden e Roosevelt avrebbero potuto affermare che la scelta di Badoglio veniva dal Comitato e non dalla Commissione Alleata di Controllo. Quale prova migliore che gl'italiani erano monarchici e si governavano da sé in regime di perfetta democrazia? In conseguenza MacFarlane ricevette istruzioni secondo cui doveva lasciar libero il Comitato Romano di designare il nuovo presidente del Consiglio. Queste istruzioni dovevano a suo tempo essere pubblicate per dimostrare la generosità degli Alleati, la libertà democratica di cui gl'ita– liani godevano e la popolarità della monarchia. Gli alti gallonati inglesi, obbedendo agli ordini di Londra, facevano le viste di essere convinti e ripetevano a tutti che il 75% degli italiani spasimavano di amore per la monarchia. Avevano1 bisogno del Re e di Badoglio per assicurare il rispetto dell'armistizio del 29 settembre. Perciò, quando le truppe alleate occuparono Roma, avrebbero voluto che il Re andasse a Roma con Badoglio e MacFarlane ad essere ricevuto in trionfo. 1 "L'Italia Libera, " 16 febbraio 1945. 643 44 B1u11uleCa Gino Bianco

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