Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Trieste e gli stalinisti su la "volontà popolare? " I nazionalisti italiani dicevano che l'Italia aveva "bisogno" della Dalmazia e volevano prendersela. Da quando in qua il diritto dei bisogni è stato riconosciuto dalla Terza Internazionale? E che cosa avverrà agli italiani dei territori misti? Gli agenti ameri– cani della macchina stalinista, messi di fronte a questo problema, rispon– dono che esso sarà risolto col metodo di "trasferire" le popolazioni. Non dicono neanche "scambiare" le popolazioni, che sarebbe già inumano. Di– cono "trasferire" cioè "sloggiare" le popolazioni, deportarle in Siberia dal– la Germania, buttarle a mare da Trieste. Sono anche çapaci di dire "tra– sferire con metodi umanitari," quasi che si possa mai trovare un metodo umanitario per costringere gente che sta in una casa, in una bottega, in una fabbrica, su un pezzo di terra, a spulezzare e andarsene a casa del diavolo. Signori stalinisti italiani, che cosa farete degli italiani che stanno da secoli nelle .zone miste italo-slave, anche in quelle dove sono maggioranza? Propugnerete anche per essi il "trasferimento con metodi umanitari? " Suv– via, coraggio! Palmiro Togliatti, proponendo per i territori italo-slavi la soluzione comandata da Churchill attraverso Stalin, rende alla Casa Reale, a Badoglio, ai partiti monarchici e clericali, un servizio segnalatissimo: rende impos– sibile una protesta compatta dei cosiddetti "partiti di massa" contro il Re e contro Badoglio responsabili di questo disastro, e contro i monar– chici e i clericali pronti ad appoggiare il Re e Badoglio nella tempesta da essi provocata. Palmiro Togliatti, ancora una volta, si fa avanti a salvare il Re e Badoglio dal loro destino, attirando verso l'estrema sinistra l'odio che dovrebbe concentrarsi tutto contro l'estrema destra. Sarebbe difficile concepire un tradimento piu perfido e malvagio delle forze repubbli– cane in Italia. E ora che cosa succederà? Quanti fra i comunisti italiani si ri– belleranno contro questa infamia e dichiareranno la loro indi pendenza da Mosca? E Pietro Nenni che farà? A noi sembra che sia arrivato al cro– ·cevia finale: o rompere il patto di unità cogli stalinisti, o rivelarsi come un vero e proprio agente stalinista anche lui. E in questo secondo caso, i socialisti che cosa faranno? Lo seguirànno o lo abbandoneranno al suo destino? Ai comunisti indipendenti, ai socialisti non legati al carro di To– gliatti, agli uomini del Partito d'Azione autentico, ai repubblicani, a quei democratici-cristiani che non sono agli ordini del Vaticano, , attraverso De Gasperi (come Togliatti è agli ordini di Churchill attraverso Stalin), noi vorremmo mandare attraverso 1' oceano un consiglio fraterno. Associa– tevi una buona volta in una coalizione italiana 1 che metta alla porta agenti russi, agenti inglesi e agenti vaticani. E discutete il problema de– ·gli italiani nei territori dell'Adriatico Orientale mettendo da parte l'argo- " . 1 · " . d. " f . " h l'I 1 · " ' . mento naz10na 1sta e qmn 1 asc1sta c e ta 1a non puo· nnun- ziare" a Trieste, eh~ l'Italia "ha bisogno" di Trieste, che l'Italia "non dimenticherà mai l'offesa ricevuta," ecc. ecc. L'Italia, cioè gli italiani d~lla 641 Biblioteca Gino Bianco

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