Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Per una Concentrazione Repubblicana-Socialista in Italia letariato." Caro Nenni, togliti ogni fantasia dalla testa. La "internazionale del proletariato" non esiste piu neanche a parole. · Non aspettatevi nessun aiuto né dal Partito Laburista inglese, né dai Partiti Popolari (!) dell'America. Non che manchi la buona volontà. Ma la buona volontà da se sola è impotente. Un operaio inglese o ameri– cano ha troppo da fare per guadagnare il pane a sé e ai suoi figli, quando non ha da fare per andare a scommettere alle corse dei cani. Affida i suoi affari al segretario della lega, paga le sue quote, e non si occupa di altro. Il segretario della lega, quando non è un camorrista, come succede non di rado in America, è un brav'uomo che si occupa con diligenza ed affetto ed umanità delle questioni immediate che interessano la sua gente (ore di lavoro, salari, assicurazioni, abitazioni operaie, scuole, sports giovani– li, etc.). Molti segretari delle leghe inglesi son tra i migli~ri tipi umani che si possano conoscere. Ma non appena si allontanano dai problemi imme– diati della vita giornaliera operaia, se debbono affrontare questioni di· poli– tica internazionale, o anche questioni di politica interna superiori a quelle dei loro ambienti giornalieri, sono come pulcini nella stoppa. Ripetono puntualmente le chiacchiere che hanno imparato negli opuscoli di propa– ganda e si fermano H. Vorrei ingannarmi. Ma alla fine di questa guerra il Partito Laburista inglese si impegnerà a fondo in una campagna per otte– nere l'allargamento del Piano Beveridge, e dedicherà alle questioni inter– nazionali non piu che qualche sermone senza conseguenze. Le organizza– zioni operaie americane non faranno niente di diverso. Vi sarà certo qualche congresso internazionale socialista, in cui fiumi di retorica umanitaria tra– boccheranno lasciando il tempo che troveranno. Quanto alla Francia, caro Nenni, tu ci sei vissuto come me, e puoi insegnare a me quel che c'è da aspettarsi dai partiti politici e dalle organizzazioni operaie francesi. Tutte le organizzazioni operaie in tutti i paesi hanno tante gatte da pelare in casa propria che ben poco rimane loro per badare alle gatte di casa altrui. Non .facevano lo stesso una volta le organizzazioni operaie dell'Italia settentrio- nale quando erano scongiurate di non ignorare le miserie e le ingiustizie di cui erano vittime le classi lavoratrici meridionali? Queste cose non ve le dico per scoraggiarvi. Ve le dico perché_nella lotta contro le vostre sciagure voi contiate solamente su voi stessi. La migliore forza di chi deve lottare è di non avere nessuna speranza in aiuti esterni e di battersi confidando .solamente in se stesso. Ognuno risolva, nel pr<;>priopaese i propri problemi con le sue forze, tenendo presente l'ideale che deve guidare tutti, ed astenendosi da ogni azione che violi quell'ideale. Chi spera, in aiuti esterni perderà il pr<?priotempo aspettando. Chi spera solo in se stesso arriverà piu presto alla meta. Non c'è, dunque, nulla da sperare dall'estero? C'è molto da sperare. Vi sono in America e in Inghilterra migliaia di persone appartenenti specialmente alle classi medie e al proletariato superiore, fornite di buona fede, di volontà energica e di idealismo generoso, le quali operano fu!)ri di tutti i partiti. Nei regimi democratici ~nglosassoni, 621 Biblioteca Gino Bianco

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