Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America questi gruppi che agiscono fuori delle macchine tradizionali, possono avere u.q.a influenza formidabile, decisiva, anche sui partiti e nelle condizioni politiche piu degenerate. Su queste forze voi dovreste contare, e non su internazionali proletarie che sono state sempre ombre senza sostanza. Que– ste forze erano disposte a secondare il Conte Sforza contro gli errori di Londra e di Washington, come avevano secondato. il Generale De Gaulle. Purtroppo il Conte Sforza ha deluso, disorientato, scoraggiato tutti coloro che avevano fiducia in lui negli Stati Uniti e in Inghilterra. Quel– l'uomo aveva carte magnifiche nel suo giuoco. Poteva e:!ssereun nuovo Cavour. Le ha tutte sprecate. Ma la battaglia non è ancora perduta. Molto si può ancora fare per riallacciare gli elementi che il Conte Sforza ha dispersi. Solamente, per contare sulle forze democratiche sul serio fuori d'Italia, dovete tener conto del fatto che esse accetterebbero da voi con · pieno consenso una repubblica democratica e la espropriazione della gran- de industria e della grande proprietà fondiaria, ma non la socializzazione totale immediata. Farebbero casa del diavolo contro i loro governi se vi impedissero di arrivare al punto dove essi stessi si arresterebbero, e prote– sterebbero con energia e forse anche con risultati tangibili contro ogni intervento armato inglese negli affari italiani per scopi reazionari. Ma ri– marrebbei-o disorientati, incerti, inetti ad azioni ben coordinate e risolute, e vi abbandonerebbero a voi stessi, cioè alla repressione indigena e fore– stiera,. se vi avventuraste su un terreno su cui essi stessi si rifiuterebbero di camminare. Io non discuto se questo è bene o male. Dico che questa è la realtà con cui dovete contare se non volete trovarvi isolati nel mondo, se non volete rendere vana anche l'opera di noi che viviamo e operiamo in questi ambienti. 7. Guardatevi intorno Nessuno di voi, io oso credere, vive piu murato nella credenza pseudo-marxista ma tradizionale che la società consista di due sole classi: la capitalista e la proletaria, e che le classi intermedie sieno destinate oggi a squagliarsi e sparire in quelle due sole classi. La esperienza di quest'ultimo secolo ha dimostrato che la media borghesia e la piccola borghesia, e i .sotto-gruppi in cui queste classi si dividono, anziché disin– tegrarsi e dissolversi nel proletariato, hanno una forza. di resistenza formi– dabile. Non intendono sparire. Bisogna tenerne conto, sia per trattarle come alleate, sia per sterminarle come nemiche. Chi vuole sterminarle come ne– miche aderisca al partito stalinista, subito, a bandiere spiegate, senza equi– voci. Chi rifiuta il metodo politico del ferro e del fuoco e accetta il metodo della libertà, sia coerente e accetti tutte le conseguenze della propria dot– trina: conseguenza essenziale, azione politica comune con tutti i gruppi de– mocratici che accettino lo stesso metodo politico, e concessioni reciproche sul terreno delle riforme economiche. Il piu grande pericolo, oggi, in Ita- 622 BibliotecaGino Bianco

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