Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America piu sicuro per asservirvi agli interessi delle classi conservatrici italiane e agli interessi del nuovo imperialismo inglese in Italia. È chiaro d'altra parte che né il governo inglese né quello americano oserebbero puntellare in Italia una coalizione monarchico-clericale-comunista nel caso che la coali– zione socialista-democratica-repubblicana rifiutasse ogni cooperazione. I go– verni americano ed inglese non potrebbero in modo alcuno giustificare di fronte alle forze democratiche dei loro paesi una politica reazionaria– comunista. Per raggiungere i loro fini hanno bisogno assoluto di avere nel Governo italiano rappresentanti dei gruppi democratici e socialisti di sinistra. Bisogna quindi che voi mettiate al bivio inglesi e americani. Bisogna costringerli alla scelta: o appoggiare apertamente e senza ipocrisia la coa– lizione monarchico-clericale-stalinista e imporre questa soluzione con la for- - za, oppure venire a patti con l'altra coalizione, cedere sul punto che è adesso essenziale, la sospensione della monarchia, e lasciare liberi gli italiani di iniziare la loro ricostruzione politica secondo la loro volontà. Cooperare attivamente col presente governo dei cosf detti sei partiti è fare il giuoco dei clerico-monarchici-stalinisti, è rafforzare la monarchia fascista con tutto il suo codazzo di banchieri, generali, diplomatici, feudatari e prelati che furono ieri le colonne dell'edificio fascista, e che si raccolgono oggi attorno ai Savoia per salvare i propri interessi. Il rifiuto di cooperare, accompagnato da una vigorosa politica di opposizione, da una attiva organizzazione di tutte le forze delle sinistre democratiche-socia– liste, dalla formulazione di un programma chiaro e definito di riforme politiche, economiche e sociali, significherebbe metter fine alla confusione, alle ipocrisie, al caos, e cosf, chiarificando la situazione, iniziare la soluzione del problema politico italiano. Badate bene che non si tratterebbe per quei partiti di centro e di sinistra che coopererebbero contro clerico-monarchici e stalinisti, di "fon– dersi" in un unico partito, mettendo al fuoco un unico pentolone che distribuirebbe un'unica polenta a tutti. Ognuno conserverebbe la propria organizzazione, le proprie idee, le proprie illusioni, la propria bandiera. Ma tutti, in coalizione, avrebbero da compiere un immenso lavoro immediato che non chiuderebbe nessuna porta verso l'avvenire, ma chiuderebbe tutte le porte verso il passato e terrebbe sgombre tutte le vie dell'avvenire. Non si tratterebbe di impegnarsi per secoli di attività comune per non lasciar piu n\illa da fare alle generazioni che verranno. Si tratterebbe sola– mente di risolvere i problemi piu immediati, come base per la soluzione di altri problemi meno urgenti nel prossimo futuro. Proprio in questi giorni (seconda metà d'agosto), ci giunge dall'Italia la notizia che Nenni e Togliatti, in rappresentanza del partito socialista e del partito comunista, hanno invocato l'intervento del Partito Laburista inglese e dei partiti democratici americani in favore del proletariato ita– liano. Lasciamo da parte Togliatti, che di siffatte illusioni se ne infischia. Discutiamo con Nenni che continua a credere alla "internazionale del pro- 620 BibliotecaGino Bianco

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