Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America esisterebbero sempre col permesso del governo. Questa è né piu né meno che la dottrina fascista ereditata e messa a profitto da chi ha l'audacia di professarsi democratico. Che cosa è oggi l'Italia? Un paese liberato dal fascismo, o un paese tuttora sottoposto a un regime fascista - meno "un uomo solo" - Mussolini? I sei pseudo-partiti e i loro autoeletti "leaders" non si contentarono di domandare alle autorità militari occupanti la facoltà di esistere. Fecero qualcosa di peggio. Si impegnarono in una miserabile lite personale col Re, deviando verso quell"' uomo solo" la tempesta che travolgeva la in– tera monarchia, e alla fine accettarono di servire sotto un Luogotenente non meno discreditato e piu ridicolo del Re. Questi non abdicava, ma sola– mente si tirava da parte, conservando il diritto di ordinare al suo Luogo– tenente quel che deve fare giorno per giorno. Astenendovi dal partecipare a quella lamentevole commedia, voi so– cialisti "rivoluzionari" vi rendeste benemeriti del popolo italiano riservan– do i suoi diritti, e salvando il vostro onore se altro non si poteva salvare. Ma, deve la vostra intransigenza perpetuarsi in eterno, contro tutto e contro tutti? Altro è rifiutare la cooperazione a un indegno pateracchio, dolendosi di non potere fare altri:menti, dati gli errori degli eventuali cooperatori, ed altro è rifiutare ogni cooperazione oggi, domani, sempre, per aderenza ad una dottrina la quale non permette nessuna cooperazione di nessun genere. Nel primo caso, chi pur vorrebbe cooperare, ma ne è impedito dalla politica inaccettabile dei possibili cooperatori, non si limita a criticare. Fa anche proposte costruttive, e intorno a quelle idee positive cerca di raccogliere tutte le forze possibili, pronto per attuare le proprie idee ad usare tutti i mezzi possibili - compresa la violenza rivoluzionaria quando ogni altro mezzo di azione appaia vano, e quando la violenza rivoluzionaria abbia probabilità ragionevole di vittoria. Violenza rivoluzionaria per rag– giungere fini immediati ben definiti, la cui necessità sia riconosciuta da strati della popolazione sufficientemente vasti e pronti ad approvare la violenza e a sostenere i vincitori dopo la vittoria. Nel secondo caso, cioè in quello di chi non consente e non con– sentirà mai a nessuna associazione con altri gruppi politici, ogni ini– ziativa, anche ottima, di qualunque altro gruppo è indifferente. Qualunque cosa gli altri facciano, buona o cattiva, non scuote la ostilità incrolla– bile dei non cooperatori. Anche se qualcosa di buono gli altri possano fare, essi debbono farla con le loro forze, senza aspettarsi alcun aiuto da chi poco si cura dell'uovo oggi, dato che tiene sicura nella propria pentola la gallina domani - un prossimo domani. La situazione politica italiana attuale non può essere eterna. Cambie– rà. Va cambiando sotto i vostri occhi. Rimarrete sempre chiusi nella vostra torre d'avorio, qualunque cosa avvenga? lo assistei giorno per giorno agli avvenimenti italiani del 1919 e 1920. Per mezzo secolo l'Italia aveva avuto libertà di stampa, e questa 608 BibliotecaGino Bianco

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