Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Per una Concentrazione Repubblicana-Socialista in Italia piu importante d'Italia "liberata," che dall'ottobre 194 3 al maggio 1944 fu Napoli, "comitati" di individui privati si facessero avanti per guidare il popolo italiano nel suo disastro. Questi "comitati" di individui privati avrebbero potuto magari assumere i nomi e le forme di "governi provvi– sori'' locali e centrali. Ma non avrebbero dovuto mai assumere le vesti e attribuirsi le funzioni di "partiti" non ancora esistenti. In Italia si po– trà ricominciare a parlare di "partiti" solamente quando l'Italia settentrio– nale potrà partecipare alla vita politica della 'nazione, e solaroente dopo che ciascun "partito" si sarà ricostituito spontaneamente cominciando dalla base, e non lasciandosi fabbricare dall'alto. Quella fretta a proclamarsi "partiti" in quella parte d'Italia che sventuratamente è la piu immatura alla vita politica democratica, fu né piu né meno che una manifestazione di quella forma mentale "totalitaria" che è assolutamente incompatibile con la forma mentale "democratica." Da essa nacque il vecchio fascismo. Da essa nascerà un nuovo fascismo se non la "caccerete per ogni .villa." . Sorsero cos1 nell'Italia meridionale sei "partiti." Alcuni fra essi esi– stevano una volta, e certo ritorneranno ad esistere quando l'intera Italia sarà ritornata padrona di se stessa. Altri, come il Partito Democratico del La– voro e il Partito d'Azione, non erano mai esistiti e probabilmente non esisteranno mai. Questi sei sedicenti "partiti" si misero a distribuirsi fra loro rappresentanze aritmetiche con criteri che non avevano nessuna rispon– denza colla realtà. Cos{ avvenne che il sedicente "partito" comunista si assicurò nei Comitati di liberazione, fabbricati o rifabbricati dall'alto, un sesto delle rappresentanze anche in quelle province in cui non si era mai vista. una barba di comunista fino dal principio dei secoli. I sei "partiti" non si contentarono di inscenare questa ·mistificazione. Fecero assai peggio. Si attribuirono di fronte alle autorità militari di occupa– zione i diritti di rappresentanza legale del p<;>polo italiano, mentre la rap– presentanza legale della nazione ricomincerà ad esistere solamente quando l'Assemblea Costituente eletta a suffragio universale si convocherà a Roma. Fecero qualche cosa di peggio. Sollecitarono dalle autorità militari di oc– cupazione il privilegio di essere "riconosciuti" come rappresentanti. legali della nazione. In un paese che si rispetta, i partiti degni di rispetto si formano, si sfasciano, vivono, muoiono senza domandare il permesso a nessuno. Ogni partito in Italia deve valere solo in quanto gli italiani stessi gli con– sentono di valere, e non secondo distribuzioni aritmetiche di rappresentanze autorizzate da autorità straniere, le quali delle cot;1dizioni del paese occu– pato non sanno e non capiscono nulla di nulla. Un partito che si rispetta lavora in mezzo al popolo in libeta concorrenza con gli altri partiti senza mendicare un riconoscimento ufficiale da ·nessun padrone indige·no o fore– stiero. Al tempo di Mussolini un solo partito era riconosciuto nel regime fascista. Gli Alleati, bontà loro, ne riconoscono sei. Ne nconoscessero anche ses.santasei,.il principio rimarrebbe sempre lo stesso, cioè i' partiti 607 Biblioteca Gino Bianco '

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