Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America formidabile, se si dissociassero da una permanente predicazione rivoluzio– naria che storicamente è una sopravvivenza del periodo romantico-apoca– littico, ma non discende affatto dalle dottrine federaliste per logica necessità. Da quanto voi scrivete nel vostro giornale mi -pare di potere ar– guire che voi non solo ritenete improbabile ma condannereste come cri– minosa ogni iniziativa che tendesse a rendere piu difficile la guerra degli anglo-americani in Italia contro la occupazione nazista e fascista. Piena– mente d'accordo. Ogni vittoria delle Nazioni Unite deve darci gioia. Ogni rallentamento della marcia verso la Germania non potrebbe non riempire di costernazione i nostri cuori. Per quanto noi si possa essere amareggiati dalla politica italiana di un uomo come Churchill, per quanto si possa dubitare della saggezza dei vincitori, dobbiamo tener sempre presente che un'Europa dominata da Hitler sarebbe infinitamente peggiore che un'Eu– ropa dominata da Churchill. Hitler è la peste nera contro cui non c'è rimedio. Churchill è la febbre tifoidea con cui si può lottare. Passato il pericolo imminente e mortalè della peste nera, provvederemo alla febbre tifoidea. Il processo graduale anche qui è necessario, e in questa fase del processo nessuna politica rivoluzionaria è consigliabile anche se fosse praticabile .. E allora, perché non smettete quel pennacchio rivoluzionario che non aggiunge nulla al vostro socialismo, mentre minaccia di condurre fuori strada molti dei vostri seguaci? 2. Rivoluzionari o intransigenti? Forse voi vi chiamate "rivoluzionari" per distinguervi da quei socialisti "riformisti" di trent'anni or sono che erano pronti a funzionare da strofi– nacci in qualunque cucina, e si dichiaravano contenti di qualunque briciola cadesse nelle loro bocche dalla mensa dei partiti conservatori. Forse il termine "rivoluzionari" significa "intransigenti." Se è cosf, e se esso ha servito a tenervi distinti da quegli individui che in questi ultimi tempi hanno usurpato la rappresentanza legale del popolo italiano, e vi hanno dato il patei:acchio Badoglio-Sforza-Croce, e poi il pateracchio Bonomi– Sforza, e mentre scrivo (18 agosto) minacciano di darvi un nuovo paterac– chio Orlando-Badoglio-Bonomi-Sforza, se la vostra intransigenza vi ha salvato dal partecipare a questa mostruosa e scellerata bancarotta morale e politica di uomini il cui passato meritava che facessero miglior fine, sia essa la benvenuta. Via via che siamo riusciti a capire quanto è avvenuto nell'Italia meri– dionale_ nell'autunno del 1943 e nell'inverno del 1944, noialtri, democra– tici sul serio e non per burla, che viviamo in America, siamo stati presi da un profondo sentimento di sconforto. Un popolo ·che da piu di vent'anni aveva perduto tutte le sue arti– colazioni politiche, doveva ora ricostituirle una per una a poco a poco. In quçste condizioni era inevitabile che in ogni comune e nella città 606 BibliotecaGino Bianco

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