Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Per una Concentrazione Repubblicana-Socialista in ltalia 1 Ai componenti il Comitato Esecutivo Centrale del Partito Socialista rivoluzionario italiano.· Agosto 1944 Dell'amichevole invito con cui si chiude la vostra lettera vi sono pro– fondamente grato. Altri mi ha scritto per esprimere lo stesso desiderio che io ritorni in Italia. A tutti io non posso che ripetere quanto ho detto ai miei vecchi amici di Molfetta. Io ritengo di non avere piu alcun diritto di partecipare alla vita politica in Italia. Ma non mi sono mai sottratto né intendo di sottrarmi al dovere di seguire con affetto e passione gli eventi italiani, esaminarli come meglio la mia intelligenza ed il mio cuore mi consentono, farli conoscere in America, e nella mia qùalità di cittadino americano domandare che l'America segua in Italia e ovunque una poli– tica di giustizia e di pace. Altri cittadini e residenti di origine italiana e non italiana concordano nella stessa fedeltà alle tradizioni democratiche dell'America, nello stesso affetto verso il popolo italiano, e nello stesso desiderio di giustizia per tutti. Il nostro lavoro mentre è necessario qui all'America, può essere utile anche a chi voglia trarne profitto in Italia. Uno· scritto pubblicato in America, se veramente contiene idee degne di essere utilizzate, può essere usato anche in Italia. Uno sproposito detto o scritto o fatto in Italia non cesserebbe di essere uno sproposito sol per– ché detto, o séritto, o fatto in Italia da chi si arroga il monopolio delle idee sulla politica italiana. A chi in Italia crede che il nostro lavoro possa essere utile noi l'offriamo senza aspettare onori o uffici o ricom– pense di sorta. Accetti chi vuole. Chi non sa che farsene, rifiuti. Dopo questo preambolo vi chiedo il permesso di esporvi alcune idee ·che mi sono state suggerite dalla vostra lettera e dai numeri di Bandiera Rossa che avete avuto la cortesia di mandarmi. 1. Che cosa è la "Rivoluzione"? Voi intendete lavorare a un rinnovamento sociale totale, cioè all'a– bolizione per opera della classe proletaria del regime capitalista. Nello stesso tempo, se non m'inganno, voi riconoscete che la lotta per quel rinnova– mento deve essere condotta da uomini liberi col ~etodo della libertà. Su questo punto voi vi dividete dai comunisti-stalinisti, per ~ quali la dit– tatura dei capi del Partito Comunista (che essi chiamano "la dittatura .del proletariato") è necessaria non solo contro la classe capitalista, ma an- 1 Opuscolo pubblicato nelle edizioni di "Controcorrente," Boston, novembre 1944. · 603 Biblioteca Gino Bianco

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