Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

I "romani" del signor Bullitt un aumento della mortalità per ogni tipo di malattia. (New York Times, 5 settembre 1944). Ma nessuno dei danarosi "romani" o "italiani" del signor Bullitt soffre la fame. Essi possono procurarsi gran quantità di ottimo cibo, al mercato nero. Non è vero che dimagrino, ed i loro bambini godono perfetta salute. I "romani" del Signor Bullitt, ed i miei "romani" di Cambridge, concordano pienamente nel riconoscere che le difficoltà economiche, finan– ziarie e politiche italiane sono enormi, e non potrebbero essere superate senza l'aiuto americano ed inglese. Ma ricominciano a dissentire non ap– pena il Signor Bullitt afferma che i partiti democratici che governavano l'Italia prima di Mussolini non hanno pre- parato dei giovani leaders. . Per ventidue anni i giovani che credevano nella democrazia e non volevano scen– dere a compromessi con il fascismo, non hanno avuto modo di fare la carriera politica... Un'intiera generazione deve essere educata alla democrazia. Dunque, il Bullitt ritiene che uomini, i quali per 22 anni s1 sono rifiutati di scendere a compromessi col fascismo, abbiano ancora bisogno di essere educati alla democrazia? Ammettiamo che essi avessero non piu di 15 anni quando cominciarono a rifiutare di fare dei compromessi. Ciò significa che essi hanno attualmente quaranta anni, sono cioè nel– l'età del massimo rigoglio delle energie fisiche e intellettuali. Perché mai dovrebbero, nel periodo della loro rieducazione, abbandonare il governo del loro paese nelle mani di uomini anziani, che hanno dai 71 agli 85 anni, i quali furono responsabili dell'avvento del fascismo? Deve forse l'Italia, al pari della Cina, consacrarsi al culto degli antenati? In Sicilia, in Sardegna, e nelle regioni meridionali della penisola, i partiti di sinistra, e anche molte oneste persone della destra, chiedono insistentemente che si tengano elezioni amministrative. Dal momento che in quei ·territori non hanno piu luogo operazioni militari, ·perché queste elezioni non sono permesse? Quando sarà permesso di tenere elezioni am– ministrative a Napoli, a Roma, e a Firenze? Perché non si comincia fin da· oggi la rieducazione democratica con l'istituzione di amministrazioni lo– cali, per passare in un secondo tempo alla formazione di un governo na– zionale? I miei "romani" (di Cambridge, Mass.) sospettano che una delle ragioni per cui non si tengono ancora le elezioni amministrative è che da esse emergerebbe una schiacciante maggioranza -pi sindaci e consiglieri comunali repubblicani e socialisti. Per gli amici del Signor Bullitt, questo sarebbe un disastro, ma se essi gli confidassero che questa è la ragione del rinvio delle elezioni, ce lo riferirebbe ·lui? Bullitt pensa che se gli sforzi concomitanti dei governi inglese, ame– ricano ed italiano falliranno nel tentativo di combattere la fame, i comu– nisti saranno spint_ial potere da ondate di sofferenze. Perciò la Gran ·Bre- 581 Biblioteca Gino Bianco

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