Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America Al lettore la conclusione logica. Se Firenze fu prima la piu comunista, poi la piu fascista città d'Italia fino a poche settimane or sono, e ora è passata all'altro estremo, anzi se fino al settembre del 1943 i fiorentini erano i piu antitedeschi di tutti gli italiani (non erano dunque i piu fa– scisti fino a poche settimane or sono?), ma rimasero docili, anzi si la– sciarono distruggere la loro città standosene con le mani in mano, che cosa sperate fare di quella gente là? Occupiamo al piu presto la città e consegnamola all'aristocrazia e alla monarchia. Se la storia d'Italia negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, Mr. Matthews l'avesse studiata su altre fonti che le mendaci corrispondenze di Arnaldo Cortesi al New York Times, egli sa– prebbe che Firenze non fu mai piu comunista di Parigi, e fu assai meno comunista di Berlino. A Firenze i socialisti prevalsero sempre sui comunisti, e socialisti e comunisti quando ancora erano uniti, furono battuti nelle ele– zioni amministrative dell'autunno 1920. I fascisti di Firenze furono certo i piu criminali di tutta l'Italia. Ma la immensa maggioranza della popola– zione fiorentina fu sempre antifascista, e questa è la ragione per cm 1 fascisti a Firenze furono piu selvaggi che in qualunque altra città. Qui . , avevano pt_u paura. A dire il vero, Mr. Matthews non ha molte buone informazioni da dare su l'aristocrazia fiorentina. La disgrazia di Firenze durante l'era fascista fu la sua aristocrazia. Questa, quasi sola di quella classe in Italia, fu prevalentemente fascista. Vennero da Firenze pa– recchi importanti funzionari fascisti. Di conseguenza Firenze assiste oggi a una rivolta contro quelle classi che includono ricche famiglie e un certo numero di forestieri, fra cui americani, le cui simpatie. erano filo-fasciste. Accorri, dunque, o Commissione di Controllò Alleata a difendere quelle classi che erano ma non sono piu fasciste e fra cui ci sono anche degli americani. Lascerai nel pericolo i concittadini di J efferson? Se Mr. Matthews non avesse avuto l'ordine di mentire oggi a servizio dell'aristocrazia e della monarchia come mend dal 1937 al 1940 a ser- , vizio di Mussolini, egli saprebbe che non solamente a Firenze ma in tutta l'Italia l'aristocrazia fu nella sua strabocchevole maggioranza frenetica– mente fascista. Negli anni della guerra civile, i figli dei nobili andavano a -caccia dei contadini cattolici e socialisti - "bolscevichi neri" e "bol– scevichi rossi" - come i loro papà andavano a caccia della volpe nella Campagna Romana e del cinghiale nella Maremma Toscana. E quando Mussolini andò al potere, tutti i clubs nobiliari italiani si· affrettarono a nominarlo socio onorario. Una principessa Colonna di Roma si prestò a fare da guida a Edda Mussolini! Su un paio di centinaia di famiglie ari– stocratiche o pseudo-aristocratiche fiorentine, si possono contare sulla punta delle dita quelle che si tennero estranee alla pazzia e al servilismo generale. E alcuni aristocratici - sia detto a loro onore - si compor– tarono con una dignità e coraggio eh(! molti operai dovrebbero ricordare 574 BibliotecaGino Bianco

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