Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Firenze popolazione si astenne dall'assistere al corteo. Da Piazza della Signoria a Piazza Cavour, per piu di un chilometro, il Re si trovò solo con le au– torità e le camicie nere che facevano siepe di qua e di là. Alle spalle delle camicie nere, non un'anima viva, salvo pochi turisti che non riuscivano a spiegarsi perché Firenze fosse diventata a un tratto disabitata e mut~. La sera _del 25 luglio, all'annunzio che Mussolini era stato licenziato, la popolazione in Piazza Signoria proclamò la repubblica. Bisogna screditare il movimento repubblicano, che si manifesterà sem– pre piu intenso via via che si procede verso nord. E qual metodo mi– gliore per discreditarlo che presentare gli insorti, tutti repubblicani a Firenze, come vigliacchi? E nei prossimi mesi ne sentiremo anéora delle piu belle! Dal 1937 al 1940, cioè fino al momento in cui Mussolini commise "l' " ·1 1 " " 11 . d. d. h. l errore - 1 so o errore ne a sua carnera - 1 1c iarare a guerra alla Francia e all'Inghilterra, il corrispondente del New York Times fu uno dei piu abbietti lustrascarpe di Mussolini, continuando la tradizione del– l'immortale Arnaldo Cortesi. In questi ultimi mesi è stato messo agli or– dini del Conte Sforza ed ha fatto tutto quanto poteva per fare inghiottire la politica del Conte Sforza e del Signor Churchill ad un'America ignoran– tissima delle cose e degli uomini d'Italia. Nessuna meraviglia se si mette in prima linea nella nuova campagna di menzogne contro il movimento repubblicano dell'Italia settentrionale. Ognuno fa quello che sa. Le linee precedenti erano state scritte quando abbiamo letto nel New York Times del 2 settembre un'altra corrispondenza di Mr. H. L. Matthews su Firenze. I titoli dicono tutto: "Florence evinces radical tendencies. Aristocracy and Monarchy are assailed. Drift from Rome presages unity test." Ecco dimostrato, dunque, che Mr. Matthews aveva le sue ragioni per diffamare gli antifascisti fiorentini come vigliacchi che se l'erano lasciata fare dai tedeschi, mentre se ci fosse stato lui, Mr. Matthews, sul posto, i tedeschi se la sarebbero vista brutta con lui I Gli antifascisti fiorentini osano assalire la monarchià e l'aristocrazia. Non c'è piu religione! E lo fanno senza essersi battuti coi tedeschi come era loro obbligo per impedire che i vecchi ponti di Firenze fossero distrutti. E l'aristocrazia che cosa faceva? Dove si batté coi tedeschi per favore? Dove difese i suoi ponti? Vale la pena di esaminare quel che Mr. Matthews ha scoperto a Fi– renze. Politicamente Firenze va già rivelando atteggiamenti piu drastici e piu radicali che Roma o il mezzogiorno d'Italia. Firenze fu la piu cdmunista città d'Italia prima della prima guerra mondiale (sic). Poi diventò la piu fascista e tale rimase fino a poche settimane or sono. Ora è passata con tale violenza all'altro estr.emo che il programma ro– mano di una moderata epurazione contro i fascisti, è amaramente condannato. E cosi è sommariamente condannato il mischiarsi degli Alleati in quell'affare ..• Fino al set– tembre dell'anno scorso i fiorentini erano i piu anti-tedeschi di tutte le comunità e senza dubbio rimasero tali sebbene durante l'anno della occupazione tedesca siano ri– masti singolarmente docili. 573 Biblioteca Gino Bianco

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