Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America o un'altra cosa simile, da un comitato o da un ufficio pubblico. E intanto non sono in grado di pagare a prezzi di mercato nero ciò di cui hanno bisogno. Un professore di una località dell'Italia meridionale ci ha scritto che ai prezzi correnti il suo stipendio di tre mesi gli basterebbe a mala– pena per comprarsi un vestito. Ci sembra che, date le circostanze, sarebbe un atto di umanità verso coloro che soffrono in Italia, e una grande consolazione per i loro parenti che vivono negli Stati Uniti, se si potesse fare in modo che .i vestiti e le altre cose necessarie venissero inviati direttamente alle persone prescelte, viventi nelle zone liberate dell'Italia. Comprendiamo benissimo che le esigenze della guerra non con– sentono l'invio indiscriminato di pacchi, piccoli o grandi, e non vo– gliamo perciò consigliare che si riprenda il normale servizio postale. Vorrem– mo tuttavia suggerire un'idea che comporterebbe soltanto un piccolo muta– mento nelle attuali disposizioni. Gli americani desiderosi di aiutare parenti ed amici in Italia, dovrebbero formare dei gruppi a seconda delle città, località o zone nei quali vivono questi loro parenti ed amici. I vestiti da spedire dovrebbero venir registrati con i nomi delle persone a cui sono destinati, e poi impaccati, osservando scrupolosamente le disposizioni ema– nate dal Comitato di distribuzione. L'attuale regolamento sul peso dei pac– chi, e sul modo della confezione non dovrebbe essere modificato. Ogni pacco dovrebbe essere indirizzato a una persona, o a un ente della lo– calità o città d'Italia a cui è destinato. La persona o il comitato di quella località dovrebbero, ricevuto il pacco, distribuirne il contenuto ese– guendo le istruzioni unite a ciascun oggetio. Per semplificare l'intera procedura, i pacchi dovrebbero essere inviati al Comitato di distribuzione di New York, che potrebbe spedirli insieme ai soccorsi di propria competenza, riservando, in ogni spedizione, una certa porzione di spazio libero ai pacchi privati. Il sistema che abbiamo suggerito ridurrebbe l'onere che grava attualmente sul Comitato centrale americano e sui comitati di distribuzione in Italia. Esso produrrebbe inoltre un tale afflusso di doni da parte degli americani di origine italiana, da causare in breve tempo un deciso miglioramento nelle condizioni delle classi medie e inferiori d'Italia. Il lavoro del Comi– tato potrebbe allora concentrarsi nei soccorsi ai bisognosi che non ri– ce.vono alcuna assistenza da parte di privati. Noi speriamo, Signor Presidente, che il suo ben noto spirito umani– tario Le farà considerare con simpatia la nostra proposta. Con ossequio 558 BibliotecaGino Bianco G. A. BoRGESE GEORGE LA PIANA GAETANO SALVEMINI

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