Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Una lettera a Salvemini dei democratici di Molfetta1 Gaetano Salvemini ha ricevuto questa lettera da un gruppo di antifascisti della città di Molfetta: PARTITO D'AZIONE Sezione di Molfetta Molfetta, 16-2-1944. Gli t'scritti alla sezt'one del Partito d'Azione di Molfetta, riunitisi in assemblea il 13-2-44, hanno sentito il dovere d'invz'are un saluto augu– rale a Lei, Prof., che fu in Italia il creatore di un piccolo ideale partito di "uomini capaci di resistere per tempo non breve alle minacce dei nemici, all'abbandono degli amici, alle calunnie dei malvagi, allo scher– no degli sciocchi, rimanendo fedele al culto della verità e alla voce del dovere." E poiché i compagni d'azione sono consci che l'Italia ha bisogno di un profondo ri'nnovamento che renda molto meno sensibili i mali del passato, mercè la costituzi'one, l'organamento e l'artico/amento di saldi partiti moderni, e la tenace risoluzione di molte e gravi questioni, fra cui quella meridionale, essi avvertono tanto piu vivo il bt'sogno di ricon– giungersi effettivamente alla tradi'zione dt' quella "specie, purtroppo ancora assai scarsa in Italia, di uomini profondamente, istintivamente liberali e democratici, e per questo avversi ad ogni settarismo e volgarità demago– gica; i quali, per la loro indipendenza, rettitudine e imparzialità, non eser– citano nessuna larga infiuenza nella nostra politica; ma con l'esempio di una vita nobile e pura, vt'ssuta in uno sforzo continuo di perfezz'onamento e di dovere, suscitano in tutti coloro che hanno la ventura di conoscerli, le aspirazioni e le azioni migliori," come Ella, guardando in se stesso, scriveva nell'aprile del lontano 1912, a proposito della morte di Francesco Papa/ava. Quella specie di uomini, cioè, che si raccolse in gran parte intor– no all'Unità, molte delle cui battaglie devono essere ri'prese a sostenere quell'unico movimento antigiolittiano, che ponesse giorno per gior~o, le basi di una vera democrazia, persuadendo prima "socraticamente" se stesso di ciò che bisognasse fare. Ed è perciò che i compagni' d'azione nu– trono la viva speranza che circostanze ignorate o totale di'vergenza di vedute non le vieti.no di far suonare qui, in questa Italia martoriata, nelle città, e piu ancora nelle coscienze, la sua chiara voce di consiglio e di ammonimento, che forse ora diffonde nella /ontana America. Ella cost compirà quell'opera di' profonda e concreta educazione politica che, insieme alla sua intransigenza morale, è la caratteristica piu nobile di tutta la sua costante azione; quella stessa opera che, a dedica di un suo libro di battaglia, che molto si"gnificativamente porta il sottotitolo "Documenti 1 "L'Italia Libera," 16 giugno 1944. 549 Biblioteca Gino Bianco

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