Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Prigionieri di guerra su, e anche lui trovò utile fare l'olocausto, ed eccolo oggi ministro della giustizia. La verità nuda e cruda è che Churchill, Roosevelt e Stalin dopo avere ottenuto nel settembre del 1943 la resa a discrezione del Re, hanno ottenuto nell'aprile del 1944 la resa a discrezione di Croce, Sforza e tutti quanti. Tutti sono diventati prigionieri di guerra del Re, di Badoglio e di Togliatti. E alla loro volta il Re, Badoglio e Togliatti sono pri– gionieri di guerra di Churchill, di Roosevelt e di Stalin. Quando il Re arriverà a Roma, un rimpasto del gabinetto sarà necessario. Vedremo al– lora quali fra i prigionieri di guerra resteranno con o senza portafoglio e quali saranno buttati via come limoni spremuti nella cassa della spazzatura. Io ebbi un brivido di freddo, quando negli atti del congresso di Bari lessi che secondo Sforza il Re non era diventato quel briccone che tutti conosciamo, finché aveva avuto come consiglieri uomini come Giolitti e Bonomi. Bonomi ! Il Ministro della guerra che nell'autunno del 1920 autorizzò le autorità militari ad armare e proteggere i fascisti e che du– rante. la campagna elettorale del 1921 andò in giro nel collegio di Cre-, mona a braccetto di Farinacci! Giolitti! L'uomo al quale il fa~cismo deve se dal settembre del 1920 al giugno 1921 esso poté assumere propor– zioni formidabili sotto la protezione della polizia e della magistratura, e col denaro degli agrari e industriali, in aggiunta alla complicità delle au– torità militari. Giolitti! L'uomo che "fece" le elezioni del maggio 1921 nel sangue di centinaia di morti. Questi sono gli uomini che nell'anno di grazia 1944 il Conte Sforza si duole non abbiano continuato a erudire Re Vittorio. Giolitti mod nel 1928 a 86 anni. Non è piu pericoloso. Il diavolo se lo tenga con sé finché ne ha voglia. Ma Bonomi è ancora vivo e non ha che 71 anni, un'età, a quel che pare, tenera per i tempi che corrono. Lo vedremo a Roma sbucare _ dal suo nascondiglio ed entrare nel nuovo gabi– netto a braccetto di Sforza? Nel numero del 20 novembre 1943, il New .York Herald Tribune dette la notizia che nel gabinetto che il Conte Sforza progettava di comporre "il piu logico candidato per il posto di vice presidente è Ivanoe Bonomi." Fra il Re, Badoglio, Croce, Sforza, Rodinò, Bonomi, combinerebbero mezzo millennio: un vero governo di ante– nati! Responsabilità Io scrivo queste pagine con un dolore amaro. Della filosofi.adi Croce, a somiglianza di Giustino Fortunato, non sono mai riuscito a capir niente, e insieme con Giustino Fortunato non me ne sono mai vergognato. La politica di Croce mi è parsa sempre ultraconservatrice sotto apparenze di obiettività disinteressata. Ma per l'uomo Croce, lavoratore formidabile e generos1ss1mo con la gioventu, ho avuto sempre profondo rispetto_ e 547 38 Bi...... , ., .dca Gino Bianco

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