Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Religione e politica Tutto ciò spiega anche perché la decisione del Presidente Roosevelt di mandare come suo ambasciatore personale al Vaticano il signor Taylor non ci ha fatto versare lagrime di gioia come all'arcivescovo di New York e a tanti ingenui protestanti in America. Prima di tutto il signor Tay– lor è un plutocrate il quale ha manifestato parecchie volte il suo entu– siasmo per Mussolini, il quale alla sua volta si vanta di avere salvato dal pericolo comunista la bella villa del signor Taylor sui colli fiorentini. In secondo luogo noi non possiamo ignorare il dietroscena di questa famosa ambasceria. Da parecchi anni il Vaticano sollecitava la presenza di una missione diplomatica americana a Roma, ma non era riuscito a vincere le riluttanze del Governo americano. La guerra offrf. il pretesto desiderato. L'articolo XXIV del Trattato del Laterano con cui il Papa rinunziò ad intervenire in conflitti internazionali, ha pesato e pesa gravemente sulla politica del Vaticano. Nelle mani del Duce quell'articolo è un martello pronto a cascare sulla testa del Papa con l'accusa di aver violato la pro– messa di assoluta neutralità ogni volta che il Papa manifesti propositi contrari agli interessi del regime fascista in materia di politica internazio– nale. Onde fornirsi di un comodo paravento ed acquistare qualche mag– giore libertà di movimento nella crisi attuale, la presenza di un ambascia– tore americano mandato espressamente per discutere col Papa possibili pro– getti di pace, era quello che ci voleva. Mussolini adesso sa che se il Papa si permette - di intervenire con consigli e suggerimenti nel conflitto attua– le, lo fa in certo modo con l'approvazione e sotto la protezione del Pre– sidente degli Stati Uniti. Mussolini non ha mai esitato a trattare il Va– ticano con durezza nei vari conflitti che sono sorti dopo i Patti latera– nensi. Ma ora che dietro la figura del Papa si profila l'ombra degli Stati Uniti, naturalmente dev'essere piu cauto. Infatti, poco tempo prima che Roosevelt annunziasse l'invio di Taylor, il Papa, ricevendo il ministro del– la Lituania, non aveva osato esprimere il suo cordoglio per le nuove con– quiste di Mosca nel Baltico senza ricordare l'articolo XXIV e domandare scusa se accennava ad argomenti politici. Ma pochi giorni dopo, quando aveva già ricevuto la lettera di Roosevelt con la nomina di Taylor, il Papa nel suo discorso del Natale venne fuori con i cinque punti della pace. Mussolini probabilmente avrà digrignato i denti, ma 'almeno in pub– blico ha ignorato la parola del Papa come se non se ne fosse neppure accorto. Tutta questa politica di restrizioni mentali e di paraventi potrà illudere uomini in buona fede ma troppo ingenui in materia di politica va– ticana. A noi francamente fa schifo, anche se può disturbare qualcuna delle attività di Mussolini. Il de Corpel teme che le nostre "pessimistiche previsioni sulla con– dotta della Santa Sede" possano "rafforzare negli ambienti vaticani la dif– fidenza verso l'antifascismo al quale si potranno imputare persino precon– cetti settari." Ci consenta di dirgli francamente che questa eventualità ci lascia del tutto indifferenti, perché è stata sempre una realtà. Gli "am– bienti vaticani" sono stati sempre legati a filo doppio con Mussolini, ed 11 BibliotecaGino Bianco

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