Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America Giustizia vuole s1 ricordi che il Conte Sforza fece un accenno fug– gevole anche alla "famiglia Savoia" che per avere violato il patto di li– bertà col popolo, era scesa "al rango degli Asburgo, dei Borboni, degli Estensi"; e aggiunse che non era il caso di parlare di "cadaveri." Era, dunque, cadavere non solo il Re, ma anche la intera famiglia? Allora perché si era parlato di reggenza nel dicembre? Perché si era disposti ad accettare la luogotenenza in gennaio? Fortunatamente era sempre disponi– bile la foglia di fico: il popolo italiano, avendo, potendo, pagando, avrebbe deciso. Gli strofinacci I dirigenti della Mazzini in New York credettero che la violenza dei discorsi tenuti a Bari contro il Re preludesse all'abdicazione. Nel numero del primo febbraio di Nazioni Unite si ammiravano titoloni eccitanti co- . "L . ' 1 " "C 1 h' " "M me questi, a misura e co ma ; roce contro a monarc la ; onar- chia o Repubblica?" Nel numero del 15 febbraio si leggeva: Ai moparchici era stata offerta una formula di compromesso: la reggenza ... Essi ed il loro sciagurato sovrano non l'hanno accettata. Oggi dopo un successo come quello del Congresso di Bari, anche i piu accorti [sic] e cauti politici non hanno piu motivo di temere che si possa un giorno affermare che la monarchia è stata creata dalle baio– nette alleate. Anzi alla monarchia è stata offerta ogni piu ampia opportunità di chiama– re a raccolta tutte le forze.:. Il tentativo è completamente fallito... Il popolo non appena ha potuto manifestare il proprio pensiero, lo ha fatto in termini che non con– sentono equivoco. Insomma, o bere o affogare. O abdicazione o repubblica. Nell'aprile la Presidenza della Mazzini nel suo "Bollettino confiden– ziale" scrisse che "soprattutto dopo il successo del Congresso di Bari" vi era motivo di credere che i giorni "della monarchia" fossero contati. C . l' . f " h' " " d 1 R " ontmuava sempre . eqmvoco ra monarc la e persqna e e. Era vero precisamente il contrario! Dalla relazione già ricordata del– l'Office of War Information apprendiamo quanto segue: Il Senatore De Nicola ebbe una intervista, oramai famosa, col Re verso la metà di febbraio. Il Re consenti a ritirarsi e a nominare il Principe Umberto come luogote– nente generale solo quando Roma fosse occupata dalle truppe alleate. Cioè, nonostante la eruzione del Congresso di Bari, anzi appunto in risposta a quella eruzione, il vecchio rifiutò di mettersi da parte, almeno per ora. Solo quando fosse arrivato a Roma, avendo, potendo, pagando, si sarebbe ritirato nominando suo figlio luogotenente. Intanto "il padrone sono me." Prima Croce e Sforza si rimangiassero i loro insulti, e poi s1 sa– rebbe visto 540 Mmiezzo 'a lu mare nu scoglio ce sta Tutti vengono a bevere cca. BibliotecaGino Bianco

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