Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Prigionieri di gue"a colava di "traditori." La gente non domandava di meglio che collabo– rare cogli Alleati nella guerra contro i tedeschi, ma inutile domandare loro di non cooperare né col Re né coi suoi Badoglio. Il corrispondente del New York Times, che in quel momènto se- . conciava meglio che potesse la politica di Sforza, scrisse: Egli ha la chiara sensazione che il maresciallo è nelle mani di cattivi consiglieri... Il male viene specialmente dai cosiddetti circoli di corte, dove ogni cosa si tenta coi mezzi anche piu sleali per inscenare una assoluzione generale dei fascisti. Sanno benis– simo che un'onesta e sincera eliminazione dei fascisti sleali raggiungerebbe prima o poi certi alti personaggi. Presto occorrerà arrivare ad una decisione e sapere se la presenza del Re e del Principe Umberto accanto al maresciallo Badoglio è un vantaggio o uno svantaggio per gli Alleati (24 -ottobre). La, reggenza venne alla luce il 28· novembre in un com1z10 tenuto all'Università di Napoli in onore di Croce. L'occasione era buona per fare inghiottire il rospo. Nel corso della sua orazione, Croce domandò: "Vo– lete abolire la monarchia? " D'Annunzio aveva introdotto a Fiume i di– scorsi con la folla. Mussolini ne aveva fatto uso ed abuso in Italia. Croce tentò rimettere in vita la stessa procedura. Ma vi introdusse una novità. In– vece di aspettare dalla folla la risposta predisposta, dette lui stesso la ri.: sposta: "No." Ma la folla urlò: "Si'' e tumultuò per piu di cinque mi– nuti contro la monarchia. Quando gli fu possibile riprendere il filo del discorso, Croce domandò che si facesse la prova di una reggenza. La folla applaudf ogni accenno all'abdicazione del Re e protestò ogni volta che Croce parlava di reggenza. Il Conte Sforza ch'era presente, vide la mala parata e si fece. applaudire attaccando Mussolini, il Re e il "nuovo fascismo nella capitale di Badoglio" (New York Times, 19 novembre). Il dado era tratto. In una intervista data da Croce al New York Times il giorno dopo, Croce "mise il peso della sua grande autorità dietro il movimento per una reggenza sotto Pietro Badoglio": Secondo questo piano il Re abdicherebbe; il principe ereditario rinuncerebbe ai suoi diritti al' trono; ed il principe di Napoli, un bambino di sei anni, figlio del principe Umberto, diventerebbe Re... Il popolo può essere preparato ad accettare la reggenza ... Se è vero che il Governo inglese desidera che la monarchia continui in Italia, la reggen– za darebbe .soddisfa~ione a questo desiderio. Forse avrebbe potuto aggiungere che offrendo la reggenza a Badoglio poteva sperare che l'uomo avrebbe .abboccato all'amo e avrebbe mollato il Re. Il corrispondente aggiunse che l'idea della re;ggenza trovava "forte se non unanime consenso in tutti gli ambienti democratici italiani." Ma era "fuori dubbio che i sentimenti ostili al Re ed al PrÌncipe Umberto erano in grande prevalenza in tutti gli ambienti meno quelli che ancora rimanevano legati alle origini fasciste.!' (New York Times, 31 ottobre). 535 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=