Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Religione e politica politica - argomento che il de Corpel fa suo - è che la Chiesa non condanna nessuna forma di governo. Qui è opportuno ricordare una acuta osservazione di Don Sturzo, il quale rileva che "oggid1 importa poco quale sia la forma, monarchica o repubblicana, che lo Stato assume; quello che importa davvero è il contenuto, cioè se lo Stato sia liberale o socialista, totalitario di destra o totalitario di sinistra." Anche quando il Vaticano si astiene dal pronunciarsi sulla buccia esterna che assume lo Stato, esso interviene direttamente e risolutamente a dare giudizio su quello che Don Sturzo chiama "il contenuto." I papi hanno condannato e condannano sempre lo Stato liberale. Pio XI e Pio XII hanno çondannato lo Stato to– talitario di sinistra. Quanto allo Stato totalitario di destra, essi ne hanno condannato solamente certi aspetti, non lo hanno mai condannato dalla testa ai piedi. Il de Corpel mi deve permettere di contestare energicamente la sua asserzione che la Chiesa quando condanna "la dottrina e gli atti" di uno Stato "non si associa agli avversari di essi per un'azione politica sia nella vita interna del paese sia nel campo internazionale." Ciascuno combatte con le armi di cui dispone. Il Vaticano non possiede piu né cannoni né navi da guerra, e non può fare piu alleanze militari e politiche come le faceva una volta. Le sue armi sono le condanne, le encicliche, gli ordini diramati ai vescovi. Esso incita e incoraggia alla resistenza interna contro i peccatori. Incita i cattolici degli altri paesi a creare un'opinione pubblica avversa ai peccatori e ad impedire che i loro paesi diano aiuto ai pecca– tori. Loda e benedice chi combatte anche con le armi i peccatori. Ba– sterà ricordare il discorso con cui nel 1934 Pio XI si compiacque coi rap– presentanti di quelle organizzazioni armate austriache che avevano fatto "un buon lavoro" nel massacrare gli operai socialisti di Vienna. Né è ne– cessario ricordare la famosa pastorale dei vescovi spagnuoli e le benedi– zioni papali ai crociati di Franco. In questi casi il Papa ha domandato ai fedeli di dare il loro appoggio a un regime politico contro un altro che è oggetto di anatema, e di procurare cos1 il crollo di questo a beneficio di quello. Questa era azione politica perché aveva uno scopo politico e si svolgeva nel campo politico. Battezzi pure il de Corpel, se questo gli fa piacere, questo genere di azioni (o di cattive azioni) come azioni religiose e non politiche. Quel che importa è accertare in quale direzione si eser– citò quell'azione. Sissignori, Pio XI condannò alcune teorie fasciste (non tutte!) sui fini dello Stato o sull'educazione della gioventu. Ma fin dal gennaio del 1923, cioè fin dal momento in cui il cardinale Gasparri e Mussolini si accordarono per risolvere la questione romana e per salvare dal fallimento il Banco di Roma, Pio XI appoggiò il fascismo con tutti i mezzi che ave– va a sua disposizione, abbandonò il Partito Popolare alle rappresaglie dei fa– scisti, abbandonò la gioventu al fascismo e finalmente concluse ufficial– mente con Mussolini gli accordi del 1929, compiacendosi pubblicamente che non ci fosse piu in Italia un regime liberale, perché la libertà di di- 9 BibliotecaGino Bianco

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