Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America intendersi "il sistema delle libertà costituzionali, del suffragio universale e delle rivendicazioni sociali delle classi lavoratrici." Nel 1891, quando Leone XIII pubblicò l'enciclica Rerum Novarum, sul problema delle classi lavoratrici, il movimento socialista dilagava in tut– ta l'Europa. L'enciclica intendeva bloccarne il progresso. È un documento che molti ammirano e pochi leggono. Se lo leggessero, la loro ammira– zione si attenuerebbe. Nella sua enciclica Leone XIII comincia col deplo– rare i mali apportati dallo sfrenato capitalismo; poi condanna la dottrina socialista; e infine espone la dottrina sociale cattolica .. I lavoratori possono organizzarsi sia in associazioni sindacali sia in associazioni miste di im– prenditori e prestatori d'opera. Le corporazioni medioevali sono citate come modello del modo piu conveniente per conseguir~ la giustizia sociale, come se quelle corporazioni fossero mai state altro che associazioni nelle quali i padroni avevano ogni diritto e i lavoratori erano sfruttati nel modo piu spietato. D'altro lato, gli imprenditori dovrebbero garantire ai loro prestatori d'opera un "giusto" salario, e le classi superiori, conti– nuando ad usufruire in futuro di ciò che è adeguato alla loro elevata con– dizione sociale, dovrebbero dare agli indigenti quello che resta. Questa è "carità" e non "il sistema delle libertà costituzionali, del suffragio uni– versale e delle rivendicazioni sociali delle classi lavoratrici." Saturno ha divorato i suoi figli Quell'enciclica, comunque, fece storia, almeno per alcuni anm. Mai un Pontefice aveva criticato tanto aspramente i mali della società ca– pitalistica. L'esigenza di riforme sociali s'era fatta acuta nelle nuove generazioni cattoliche. Non appena Leone XIII condannò gli eccessi del capitalismo, un sincero movimento democratico sorse e si sviluppò nel basso clero e tra i giovani laici, uomini e donne. Ebbe vita breve. Nel Belgio la Democrazia Cristiana incontrò l'opposizione selvaggia dei conservatori-cattolici, capeggiati da Woeste. L'alto clero si schierò con i · conservatori. Il leader politico del movimento democratico, Padre Daens, fu perseguitato dal vescovo di Gand, fu sospeso dalla messa, gli fu proibito di presentarsi candidato alle elezioni, gli fu proibito di par– tecipare alle riunioni e di vestire l'abito talare. Morf in povertà e solitu– dine nel 1907. Il capo intellettuale del movimento, Padre Pottier, fu nominato canonico a Roma, ove poté· meditare sul suo tradimento. In Austria la Democrazia Cristiana ben presto annegò nell'antisemi– tismo. Anche in Francia si alleò con i movimenti antisemitici, militaristi e reazionari. Con l'affare Dreyfus essa fu travolta nella disfatta generale del clericalismo. Durante la prima decade di questo secolo, Mare Sagnier si sforzò di far rivivere la Democrazia Cristiana in Francia, ma fu con– dannato da Pio X.. Venendo all'Italia, Don Sturzo ci dice che la Democrazia Cristiana 520 BibliotecaGino Bianco

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