Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Rettifica alle rettifiche di Don Sturzo Dopo aver condannato una dottrina liberale che non è mai es1st1ta, Leone XIII condanna la dottrina secondo la quale "nessuno ha alcun di– ritto al dominio sugli altri uomini" - "ogni governo è né piu né meno che la volontà del popolo" - "il popolo è il padrone e signore di se stesso e possiede in se stesso la fonte di ogni diritto e di ogni potere" - "ogni questione riguardante· la religione deve essere lasciata al giudizio privato" - "chiunque deve essere libero di seguire qualsiasi religione pre– ferisca o nessuna religione se le disapprova tutte" - ossia, condanna tutti i princip1 fondamentali senza i quali nessun regime democratico può esistere. Nella sua· enciclica Libertas praestantissimum (20 giugno 1888) Leone XIII espone di nuovo la dottrina cattolica della, libertà. Libertà di parola, di stampa, di insegnamento, di coscienza, tutte le libertà devono essere contenute entro certi limiti. Di tali limiti la Chiesa (ossia "il Papa ed i vescovi") deve essere custode. Il governo laico deve eseguire le norme fissate dal Papa e dai vescovi. Questa è la verità assoluta. Sfortu– natamente la Chiesa deve tener conto della fragilità dell'umana natura, ed è costretta a tollerare alcune moderne libertà quando non c'è altro mezzo per evitare un male peggiore. Ma appena verranno tempi migliori la Chiesa ristabilirà il diritto della verità unica, e sopprimerà l'errore con tutti i mezzi legittimi a sua disposizione. Per intendere meglio le implicazioni di tale dottrina si dovrebbe leg– gere il libro: Catholic Principles of Politics pubblicato da Padre John A. Ryan e Padre Francis J. Boland nel 1940, ad uso delle -università cattoliche americane. Alle pagine 318-21 si apprende che lo Stato dovrebbe· riconoscere ufficialmente il cattoliçesimo come religione della Repubblica. I non cattolici potrebbero essere tollerati dallo Stato a condizione che il loro culto non fosse praticato in modo talmente palese da fornire oc– casione di scandalo o di perversione dei fedeli; nessuna propaganda di religioni false, vale a dire non cattoliche dovrebbe essere permessa. Sfortu– natamente, non tutte le comunità sono oggi esclusivamente o quasi esclusivamente costituite da cattolici. Perciò è necessario estendere la tol– leranza politica alle sette dissidenti. Ma non appena i non cattolici diver– ranno numericamente insignificanti, i diritti della Chiesa cattolica avranno libero giuoco. Ciò potrebbe accadere nel Nord America fra "5000 ·anni." Ma, bando agli equivoci: "Noi non possiamo abbandonare il principio della verità eterna e immutabile ". In breve, i non cattolici devono rispettare la libertà dei cattolici fino a quando i cattolici non saranno in grado di soffocarli. I cattolici si stanno sforzando di farlo nel Sud America, e lo farebbero anche nel Nord Ame– rica "tra 5000 anni" o anche prima, se possibile. 1 Don Sturzo ha il diritto di sostenere che Leone XIII aveva ragione. Quel che secondo noi non ha diritto di sostenere è che la dottrina con– tenuta nell'enciclica Mirari vos, nel Sillabo degli Errori' e nelle encicliche Immortale Dei e Libertas praestantùsimum possa essere conciliata con la dottrina della democrazia cristiana, se per democrazia cristiana deve 519 BibliotecaGino Bianco '

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