Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

È il Papa la "salvaguardian d'Italia? tra questione. Per questo furono sconfitti alle urne, e non perché avessero generosamente concesso ai loro avversari di vincere. Dopo l'entrata in vigore del non expedit, non vi fu un aumento apprezzabile nel numero degli elettori italiani che non si recavano a votare. E quando il divieto fu abolito non vi fu alcun aumento nel numero di coloro che votavano. Questo dimostra che il non expedit non ebbe mai alcuna grande influenza sulla vita politica italiana. Nelle elezioni politiche del 1919 il non expedit fu abolito in tutta Italia, e su un totale di 508 candidati furono eletti 107 candidati sostenuti dalle organizzazioni cattoliche. Gli altri quattro quinti degli Italiani risultarono essere o indiffe– renti o anticlericali. La fondazione nel 1919 del Partito Popolare, la cui massima forza risiedeva nelle campagne, e il fatto che la Questione Romana si era af– fievolita fino al punto di essere diventata praticamente inesistente, apri– rono un nuovo periodo della storia italiana. I cattolici italiani· non furono piu impacciati dalla politica antinazionale e reazionaria degli antichi clericali. Avrebbero potuto svolgere una funzione importante nella vita politica ita– liana. Ma nessuno, senza suscitare stupore e disprezzo in tutti quegli italiani che non votarono a favore del Partito Popolare nel 1919, avrebbe potuto affermare che il Papa fosse "la salvaguardia e il protettore spiritua– le e morale" degli italiani. Il Partito Popolare ebbe vita breve. I fascisti lo distrussero cos1 come fecero con tutti gli altri partiti antifascisti. Quale è la situazione odierna in Italia dopo vent'anni di tirannia fa– scista, e specialmente dopo i disastri morali e materiali degli ultimi quattro anni? Possiamo affermare, con assoluta certezza, che la collaborazione tra il Vaticano e l'alto clero da un lato, e Mussolini dall'altro, non accrebbe certo la loro popolarità presso una popolazione che i fascisti avevano pie– gato ma non conquistato. Oggi un buon numero di sacerdoti stanno partecipando all'eroica lotta che i patrioti conducono nell'Italia setten– trionale e centrale contro i nazisti e i fascisti. Alcuni di loro vi hanno perso la vita. I loro compagni di lotta clandestina avranno cara la loro memoria. Questi umili sacerdoti svolgono un'opera efficace per impedire che sorga in Italia un movimento anticlericale come reazione alla stupida politica del Vaticano e dell'alto clero dal 1922 in poi. Ma anche cos1 abbiamo il sospetto che Don Sturzo si illuda quando scrive che "tutti gli italiani, ad eccezione dei fascisti e forse ( !) di alcuni anticlericali, ammirano ed amano nel pontefice Pio XII _il protettore morale e spirituale del loro paese" Montecassino e Castel Gandolfo sono stati bòmbardati malgrado la protezione papale. Comunque, secondo noi, un fatto è fuori discussione. Se, per assi– curarsi nuovi privilegi e stabilire il loro predominio in Italia, il Vaticano e i cattolici italiani (democratici o non democratici) faranno, comunella con la casa Savoia, e per promuovere la loro politica Sl gioveranno della '! 503 Biblioteca Gino Bianco

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