Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

t il Papa la "salvaguardia" d'Italia? l'avvento della Terza Repubblica costituirà una lezione salutare quando si prenderà in esame la questione monarchica." Don Sturzo trov?l qualche motivo di speranza nel fatto che "nel congresso di Bari, del gennaio scorso, i democratici cristiani furono d'accordo con gli altri partiti antifascisti nel non collaborare col Governo finché l'attuale sovrano non abdicherà." Temiamo che la "fervida speranza" di Don Sturzo non sarà esaudita. Tutte le informazioni provenienti dall'Italia dimostrano che nel Congresso di Bari i democratici cristiani erano pronti a collaborare col governo Ba– doglio anche se il Re non avesse abdicato; che si affannarono a persua– dere il Congresso a non adottare una risoluzione richiedente l'abdicazione del re; che votarono tale risoluzione solo quando videro che tutti gli altri partecipanti al Congresso erano decisi a votarla, e che sarebbero rimasti soli se fossero rimasti fermi sulla posizione monarchica; e che ora dovunque sostengono apertamente la monarchia. Non sappiamo se Don Sturzo sia pronto a tracciare una linea divi– soria tra "cattolici" e "democratici cristiani," sganciando cos1 i cattolici dall'attività dei "democratici cristiani." Ma anche se egli lo facesse, è improbabile che gli italiani l'adotteranno, fino a quando gli unici "catto– lici 11 che oggi. diano segno di vita in Italia saranno i "democratici cri– stiani. 11 D'altra parte, esprimendo le sue speranze, Don Sturzo ha fatto alcune affermazioni che negli Stati Uniti possono creare pericolosi ma– lintesi. Secondo Don Sturzo, noi italiani non abbiamo una tradizione monarchica. L'unica nostra vera tradi– zione è il Papato. Sebbene il Papa ·sia al di fuori e al di sopra della politica nazio– nale, egli ha sempre a cuore il bene dell'Italia ed è ·1a nostra salvaguardia. In questi giorni tragici per il nostro paese, non solo la popolazione romana ma tutti gli italiani - ad eccezione dei fascisti e, forse, di alcuni anticlericali - ammirano ed amano nel Pontefice Pio XII il protettore spirituale e morale del loro paese. Sarà meglio non domandarsi come un Papa possa "essere al di fuori e al di sopra della politica nazionale" nella sua qualità di capo di una organizzazione religiosa internazionale ed anzi soprannaturale, e nello stesso tempo avere "sempre a cuore il bene dell'Italia" e non il bene di tutti i paesi. Non siamo teologi, e vi sono dei misteri che solo i teologi possono svelare. Ma vi sono dei fatti che tutti conoscono, anche se non sono teologi, e uno di questi fatti è che, secondo Dante e Petrarca, Machia– velli e Guicciardini, Mazzini, Cavour, Carducci, e tanti altri, i Papi dei tempi loro non avevano a cuore il bene dell'Italia. Sostenere eh~ la nazione italiana sia ostile ~l Papato sarebbe as– surdo. Due 'tradizioni, una favorevole e l'altra ostile al Pontefice, si sono affrontate nella storia d'Italia fin da quando la nazione italiana cominciò a dar segni di vita. Se consideriamo il periodo che va dalle guerre napo– leoniche alla prima guerra mondiale troviamo che la tradizione antipapale prevalse dal 1796 al 1814, quella papale dal 1814 al 1848, e quella an- 501 Biblioteca Gino Bianco

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