Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America incorrere in qualche delusione... Il partito sarebbe inconcepibile se non vi fosse il con– senso della Santa Sede (Vercesi, Il movimento cattolico in Italia, pp. 183, 185, 290-1). 2 In altri termini, il partito rimase autonomo finché non fece nulla che potesse dispiacere alle autorità ecclesiastiche; ma il giorno in cui queste avessero dichiarato che non potevano piu approvare la sua opera, esso si sarebbe trovato al bivio, o di rinunciare alla sua autonomia ed ubbi– dire alle autorità ecclesiastiche, o invece di affermare la sua autonomia ed incorrere in fastidi. · Richiamiamo alla memoria alcuni fatti. Nella provincia di Bergamo, nell'agosto 1920, si era inasprito il disaccordo politico fra l'ala destra e l'ala sinistra del partito di Don Sturzo. Il clero si divise in due gruppi; il capo dei preti del gruppo dell'ala sinistra convocò una riunione della Federazione del Clero. Il vescovo di Bergamo proibf la riunione, e ordinò ai parroci di escludere da "tutte le associazioni cattoliche" quei "falsi organizzatori cattolici" che seguivano ancora quel "pernicioso movimento sovversivo." In quegli stessi giorni dell'agosto 1920 il Cardinale Boggiani, arcivescovo di Genova, diramò una lettera pastorale al clero della sua dio– cesi, colla quale proibf alle associazioni riconosciute come cattoliche dalle autorità ecclesiastiche di affiliarsi al partito di Don Sturzo; i deputati di questo partito non solo non avevano ricevuto alcun mandato 'dai cattolici, ma "avevano dimostrato di non possedere i requisiti necessari per ottenere legittimamente e eseguire con successo un siffatto mandato." Durante l'autunno del 1920, dovevano avere luogo in tutta Italia le elezioni municipali e l'Esecutivo nazionale del partito decise che in nessun luogo il partito avrebbe dovuto allearsi con altri partiti. Nei giorni 27 e 28 settem– bre 1920, l'Osservatore Romano ammonf i cattolici, prima che fosse troppo tardi, di non occuparsi di situazioni che, in virtu di complesse ragioni morali e religiose, non potevano essere risolte con criteri meramente politici ed elettorali. Il giornale invitò la Direzione nazionale del partito a compiere "un esame spassionato e libero di diverse situazioni locali." Essa avrebbe dovuto ricordare che "a paragone dei piu elevati interessi religiosi e civili, gli interessi politici e quelli di partito, specialmente in un momento di eccezionale gravità, non dovevano essere sacrificati, ma dovevano essere coordinati con quegli interessi piu elevati." A Milano, il giornale cattolico Italia del 3 settembre 1920, ed un deputato iscritto al partito, Nava, ordinarono ai cattolici di votare per la lista "antibolsce– vica." Il 5 novembre 1920, il giornale La, Perseveranza annunciò che "un'altissima personalità ecclesiastica," nella quale tutti riconobbero l'arei ve– scovo di Milano, invitava "chiunque avesse a cuore il bene reale della città," a votare per la coalizione antisocialista. In altri termini, mentre la Direzione nazionale del partito aveva deciso una politica escludente qual– siasi coalizione con altri partiti nella campagna elettorale, le autorità eccle- 2 Il libro di E. VERCESI, Il movimento cattolico in Italia, 1870-1922, fu pubblicato a Firenze nel 1923. 494 BibliotecaGjno Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=