Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America guerra italiani, che domandano l'assistenza spirituale di sacerdoti cattolici, devono averla. Ma non vi è dubbio che tra essi, molti non ne sentono alcun bisogno. Saranno costretti a subirla per non diventare pecore nere? E l'assistenza spirituale si limiterà alla somministrazione dei sacramenti o si trasformerà in un controllo perm~nente? Preti e frati cattolici che parlano l'italiano non mancano in questo paese. Costoro, sfortunatamente, sono stati per la maggior parte veicoli della menzogna fascista. Sono questi gli "educatori 11 nelle cui -mani devono essere abbandonati gli italiani? Alcuni mesi fa, in un campo militare della Virginia, seguivano un corso di "orientamento 11 alcuni soldati che a loro volta avrebbero dovuto "rieducare 11 gli italiani, una volta che le forze armate americane avessero occupato l'Italia. Tra gli istruttori vi era l'ex proprietario di un salone di bellezza. Ed ecco quanto apprendevano da lui gli allievi circa le origini del regime fascista: Prima che Mussolini andasse al potere, tutti i ministri, i senatori, e i deputati italiani erano analfabeti. Il paese non poteva essere governato da analfabeti. Esistevano due partiti socialisti, uno buono, guidato da Mussolini, e uno cattivo, guidato da Mo– digliani, agente di Mosca. E c'erano due partiti cattolici, uno buono guidato da Don Bosco, e uno cattivo, guidato da Don Sturzo. Il partito socialista buono, guidato da Mus– solini, e il ·partito .cattolico buono, guidato da Don Bosco, si allearono, e cosf Mussolini andò al potere e l'Italia fu salva. Don Bosco, uomo indubbiamente· eroico e santo mod nel 1888, quando Mussolini aveva cinque anni e quanto a Modigliani, egli era, ed è ancora, una delle bestie nere dei comunisti. Non nutro alcun rancore contro il pro– prietario dell'istituto di bellezza che faceva del suo meglio. Ma chi lo scelse come istruttore? E chi scelse colui che lo scelse? È questa la "decontaminazione 11 che riceveranno i prigionieri di guerra italiani? Ho dinanzi agli occhi alcuni documenti sconcertanti. Nell'agosto scor– so il direttore di un giornale antifascista di San Francisco, Il Cor– riere del Popolo, ricevette una lettera dal comando di un campo di pri– gionieri di guerra. Essa lo informava che i prigionieri di guerra italiani desideravano abbonarsi al suo giornale, e che la cosa era stata approvata dal Comando locale. Il direttore si affrettò a rispondere che sarebbe stato felice di inviare gratis cinquanta copie del giornale. Il comando del c_ampo accettò volentieri l'offerta, elogiando il giornale per la sua oppo– sizione al fascismo. Ma il 26 agosto il direttore del settimanale fu in– formato che "il fiduciario del campo dei prigionieri di guerra aveva espres– so il desiderio che il giornale non venisse piu distribuito ai prigionieri 11 e per questo motivo, ogni ulteriore invio doveva cessare. È chiaro che, in buona fede, le autorità americane avevano accettato un fascista come fiduciario del campo. I giornali americani possono circolare nei campi, ma non sono molti i prigionieri che sono in grado di leggere l'inglese. L'unico giornale italiano permesso è il settimanale cattolico Il crociato. Questo giornale 480 BibliotecaGino Bianco

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