Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Mettete gli italiani alla provai Alleati rimetteranno a Roma sul trono il Re o suo figlio, Croce non ri– tiene che vi rimarranno a lungo. Eppure, Croce appartiene all'ala piu con– servatrice del movimento antifascista. Il sacerdote Luigi Sturzo, futuro ca– po di un partito democratico cristiano dell'Italia di domani, è d'avviso che la repubblica è divenuta inevitabile in Italia. Ancora piu decisamente tutti i liberali di sinistra sono per la repubblica. Su questo argomento c'~ unanimità tra tutti gli italiani di buon senso. Arturo Toscanini, con– dannando lo scorso settembre "il Re pusillanime e degenere" e invo– cando la repubblica, espresse un'opinione universale nell'Italia di oggi. · Il Re d'Italia è stato, per vent'anni, l'indispensabile strumento di Mussolini, prima, durante e dopo tutti i suoi crimini. Egli è non meno di Mussolini responsabile per la guerra etiopica e per l'intervento in Spa– gna. Il trattato di alleanza con Hitler del maggio 1939, che portò alla attuale tragedia mondiale, fu approvato e firmato dal Re. Egli firmò la condanna a morte della monarchia il giorno ìn cui consend ·con Mussolini all'attacco alla Francia e alla Gran Bretagna. Scese al piu basso livello della vergogna quando fu d'accordo con Mussolini nell'attacco alla Grecia, confermò la condanna a morte della monarchia quando fu d'accordo con Mussolini nella dichiarazione di guerra agli Stati Uniti. Nessun italiano può condan– nare Mussolini per l'attuale disastro materiale e morale senza condannare anche il Re. Noi non chiediamo ai governi americano e inglese di fondare la re:. pubblica in Italia. Compito ·degli alleati è quello di vincere la guerra, non di fondare rep:ubbliche.Nemmeno ai piu· irriducibili repubblicani italiani pia– cerebbe una repubblica importata in Italia dalle armi straniere. Essa sa– rebbe screditata all'atto della sua nascita. La repubblica italiana, se deve sorgere, sorgerà come risultato di una libera scelta della maggioranza del popolo. Ciò che noi domandiamo è che non venga esercitata nessuna pressione da parte dell'America e della Gran Bretagna per costringere gli italiani a scegliere la monarchia. Ripetiamo con Abramo Lincoln che "chi nega la libertà agli altri non la merita per se stesso." Se gli italiani .saranno cosf sciocchi da voler restaurare la Casa Savoia, lasciate che vadano all'inferno, ma all'inferno dovranno andare di propria volontà. Non dovranno essere costretti a scegliere la via dell'inferno dall'America e dal– la Gran Bretagna. Noi riteniamo che tutti quegli italiani i quali si sono resi responsabili di venti anni di crimini contro il popolo italiano, contro i popoli vicini e contro l'umanità intera, debbano essere puniti in proporzione dei loro misfatti. Quanto piu elevato era il loro rango sociale1e politico, tanto mag– giore è stata la loro responsabilità. Non dovrebbero esserci eccezioni. Quando Mussolini e il Re negoziarono il patto di alleanza con Hi– tler, Badoglio era il comandante in capo delle forze armate italiane. Non fu meno responsabile per quell'alleanza di Mussolini e del Re. Nel giugno 1940, quando Mussolini lanciò il suo attacco criminale contro la Francia e. l'Inghilterra, Badoglio era ancora il comandante in capo di tut- 473 BibliotecaGino Bianco

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