Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Mettete gli italiani alla provai darono questa repubblica sulla roccia della libertà per tutti e resero in tal modo possibile la nostra collaborazione in questa riunione. 2 Non veniamo qui oggi a chiedere pietà per il tormentato popolo italiano. Chiediamo soltanto che ci sia permesso di aiutarlo per quanto possiamo. . Siamo circa cinque milioni di cittadini e di residenti di ong1ne ita– liana negli Stati Uniti. Ciascuno di noi conta amici e parenti in Italia. In Italia tutti hanno bisogno di cibo, di abiti, di · medicine, di' tutto. Desideriamo aiutarli. Ciascuno di noi conosce persone che si trovano in bisogno. Vorremmo che il nostro aiuto giungesse direttamente a loro senza intralci burocratici, e senza rischio che venisse sprecato per ignoranza o stornato per favoritismi. Aiutando i nostri parenti e amici, renderemo superfluo per Joro l'aiuto governativo. Se c'è un caso nel quale la tanto decantata "libera iniziativa" deve essere incoraggiata, e anzi sollecitata ad intervenire, è proprio questo. Forse dei pacchi di cibo, di vestiario e di medicine occuperebbero posto su navi che sono necessarie per scopi militari; ma lettere e assegni bancari non pesano tonnellate. L'unica cosa che ci occorre è che vengano riorganizzati i servizi postali. La Sicilia è in pace da tre mesi. Dovrebbero perciò essere riallacciati senza indugio i servizi postali con la Sicilia e con q1;1elleregioni della penisola che si trovano sotto il controllo degli Al– leati. La nostra seconda richiesta è che nessuno dei territori abitati da popolazioni il cui sentimento nazionale e le cui tradizioni sono italiane, venga separato dall'Italia all'atto della conclusione della pace. Le isole del Dodecanneso sono abitate da greci e non da italiani, e pertanto devono tornare alla Grecia; l'Albania è albanese e non italiana, e deve essere lasciata agli albanesi. La parte orientale del territorio che è chiamata Venezia Giulia dagli italiani e Marca Giuliana dagli slavi, è abitata da una compatta popolazione slava e deve andare alla Jugoslavia. Questi territori devono essere tolti all'Italia, non perché l'Italia è stata sconfitta, ma perché essa non aveva il diritto di occuparli neanche prima della sua sconfitta. D'altro lato, i territori abitati da popolazioni il cui sentimento na– zionale è italiano, non debbono essere separati dall'I~alia. Gli esseri umani non sono capi di bestiame, non possono essere materia di scambio tra diplomatici e uomini politici. Possiedono diritti civili, politici e nazionali che devono essere rispettati, una volta che il danno causato dall'abuso che ne è stato fatto sia stato riparato. 1 Siamo specialmente preoccupati per il destino della Sicilia. Il 22 dello scorso settembre, il Ministro degli Esteri britannico Eden, parlando alla Camera dei Comuni, dichiarò che "forse il partito prevalente in Sicilia 2 Negli Stati Uniti .-vengono,chiamati "Padri Fondàtori" i capi politici del movimento ~he sboccò nell'indipendenza delle colonie americane dall'Inghilterra. 471 Biblioteca Gino Bianco

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