Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

.. L'Italia vista dall'America quando i pezzi grossi ed i capi militari debbono affrontare questioni di politica generale. Il 18 luglio il Daily Oklahomian riportò un dispaccio dell'Associated Press che diceva: "In Sicilia, nelle piccole città e nei villaggi conquistati dall'esercito alleato i parroci stanno prendendo il posto dei funzionari comunali fascisti." In Italia i parroci non hanno mai fatto i funzionari comunali. Questo privilegio è stato loro concesso dalle autorità inglesi ed americane, quasi che nelle piccole città e nei villaggi della Sicilia non vi fossero laici non fascisti capaci di svolgere l'attività di funzionari municipali, e soltanto i preti dovessero essere considerati dappertutto ·come gli unici antifascisti, il che non risponde affatto a verità. E questa notizia bisognava ·andare a pescarla nello stato dell'Oklaho- • ma. Il pubblico degli Stati déll'est non era stato ritenuto degno di go– dere di questa primizia. Pare che attraverso certe compiacenti agenzie di notizie il governo fornisca ai diversi Stati dell'Unione notizie diverse, cosi'.da far piacere ad alcuni Stati senza dispiacere ad altri. Forse la no– tizia che i parroci fanno i funzionari comunali in Italia potrebbe essere gradita ai lettori dell'Oklahoma, mentre avrebbe potuto suscitare qualche dissenso ·nel Maine o in Florida. Il 14 agosto scorso, il quotidiano in lingua spagnola di New York La Prensa riportò un dispaccio dell' Associated Press in cui, dopo aver ri– ferito che il Generale Alexander aveva avuto un cordiale colloquio col Cardinale Lavitrano, arcivescovo di Palermo, si aggiungeva: Le autorità ecclesiastiche collaborano con il governo militare alleato. Di conse– guenza, il Generale Alexander ha proposto che i preti e le monache aiutino a prender cura di bambini nelle zone devastate dalla guerra. Egli ha pure proposto che, dovun– que sia possibile, le scuole statali siano riaperte e riprendano la loro attività educativa sotto la direzione delle autorità ecclesiastiche. Queste notizie non avrebbero raggiunto la sede dell'Associated Press a Washington e di H la redazione di La Prensa, se i censori di Palermo, Algeri, Londra e Washington non le avessero lasciate passare. Dobbiamo perciò ritenere che siano vere. Eppure non furono date da altri giornali. Forse mentre La Prensa le stava diffondendo, qualcuno a Washington si -rese conto che avrebbero potuto suscitare critiche in qualche ambiente e ordinò ai "signori della stampa" di sopprimerle. Per comprendere il significato di queste notizie bisogna sapere che in Italia, in regime prefascista, fu creata dal governo centrale e dalle ammi– nistrazioni locali una rete di scuole laiche dal giardino d'infanzia all'uni– versità, sulle quali il clero cattolico non aveva alcun contr<;>llo.Accanto alle scuole laiche, mantenute col danaro dei contribuenti, erano permesse scuole private, non poche delle quali erano amministrate dal clero. Il governo non interferiva in esse, ma chiunque voleva esercitare una profes– sione legalmente riconosciuta, o aspirare ad un impiego statale, doveva 466 BibliotecaGino Bianco

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