Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America pace, pensando che l'Assemblea Costituente vorrebbe dare al piccolo principe la possibilità, una volta divenuto maggiorenne di far vedere sino a qual punto ~gli avrà ereditato la superlativa intelligenza del padre e l'eroica forza di volontà nonché l'integrità morale del nonno. Il ministero nominato dal Reggente, dovrebbe immediatamente proce– ·dere alla formazione di corpi di volontari per la guerra di liberazione nazionale. I soldati semplici dovrebbero essere esclusivamente italiani, gli ufficiali inferiori, in gran parte italiani, mescolati ad ufficiali inferiori americani ed inglesi, gli ufficiali superiori inizialmente quasi tutti an.g'.lo– americani e quelli italiani dovrebbero essere scelti con molta cautela e tenendo conto del loro passato. Appena i soldati semplici e gli ufficiali inferiori dessero prova di coraggio ed intelligenza, dovrebbero essere su– bito promossi. Questo piano darebbe, ne sono certo, risultati straor– dinari, a condizione, naturalmente, che fosse diretto da uomini di fede, e non da elementi incaricati di sabotare l'intera iniziativa. Non dimentichiamoci tuttavia, che se i termini della resa incondizio– nata accettati <;lalRe e da Badoglio rimarranno immutati, la sola cosa da fare è lasciare che questi due uomini cadano· sempre piu in basso di vergogna in vergogna, sino al giorno in cui, conclusa la guerra, fini– ranno per essere· giustiziati da un popolo italiano inferocito. Quei democra– tici italiani che, finché permangono gli at~uali termini della resa incondi– zionata, cooperassero col Re e Badoglio, oppure con Badoglio in qualità di reggente, commetterebbero un suicidio morale. Il loro compito non è quello di condividere la sorte del Re e di Badoglio il giorno della resa dei conti, ma quello di agire in quel giorno in qualità di successori, pub– blici accusatori, e giustizieri. Se si vuole che in Italia vadano al governo uomini nuovi ed onesti, è necessario che non siano screditati come "Qui– sling" anglosassoni, pronti a piegarsi a qualsiasi ordine alleato, allo stesso modo che fece Mussolini, sotto il tallone di Hitler. Tali uomini dovreb– bero essere messi in condizione di poter dire al popolo italiano di essere riusciti almeno ad assicurare l'integrità del territorio nazionale, e di essere stati accettati come alleati e come uomini, non come schiavi e mucchi di spazzatura. Se si potesse raggiungere un'intesa del genere-, ognuno si sentirebbe moralmente obbligato a fare quanto è in suo potere per la causa comune. • Vogliamo sperare di tutto cuore che i democratici italiani si mostre– ranno irremovibili su questo punto, come su quello dell'allontanamento del Re e di Badoglio, e che i democratici americani e britannici riusci– ranno ad indurre i loro uomini di Stato ad ascoltare un po' di piu la voce del buon senso e dell'onestà, e un po' meno i consigli di diploma– tici di scarsa intelligenza e di arcivescovi che non meritano fiducia. 464 BibliotecaGino Bianco

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