Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America preso lo stesso Badoglio. "Fu incredibile essere stato improvvisamente perquisito quando arrivai con Mussolini" (New York Herald Tribune, 3 no– vembre). Il Maresciallo non capisce che un uomo nella sua posizione non avrebbe dovuto permettere a nessuno di perquisirlo. Avrebbe dovuto ritornarsene senz'altro in Italia. Ci dicono che bisogna affidare la reggenza a Badoglio visto che l'Esercito è "fedele a Badoglio." Fatto si è che l'Esercito italiano non ha avuto mai il diritto di giurare fedeltà a nessun.o dei suoi capi, eccet– tuato il Re, nella sua qualità di "simbolo" e non di "padrone" del Paese. L'esercito dovrebbe appartenere al paese e non a Badoglio, e Badoglio resterebbe un funzionario stipendiato del proprio paese, né piu né meno di qualsiasi altro funzionario, civile o militare che sia. Quanto al suo pre– stigio d'una volta, le notizie che filtrano dall'Italia danno un'idea del li- · vello a cui è caduto. In realtà non è un esercito che piu non esiste a giurargli fedeltà, come se fosse il condottiero di una banda di mercenari, ma sarebbe lo stesso Badoglio, con l'aiuto dell'America e dell'Inghilterra, a rimettere in piedi un esercito che gli permettesse di reimporre · all'Italia l'autorità della Dinastia .che oggi ha fatto bancarotta. Il Dipartimento di Stato ci ha fatto sapere, a mezzo deWAmerican Mercury del novembre 1942, che le Potenze dell'Asse saranno private "di ogni arma offensiva, e di tutti i mezzi, segreti o meno, atti a pro– durle"; ma "in un paese sconfitto, i soldati congedati e lasciati in balia di se stessi diventano fonte di disordini." Per tali motivi "sotto il con– trollo delle forze d'occupazione delle· Nazioni Unite, i soldati del– l'esercito sconfitto saranno mantenuti in gruppi organizzati e sotto– posti alla consueta disciplina ... fino a quando si sarà potuto provvedere al loro graduale ritorno alle occupazioni del tempo di pace." Badoglio otterrà qualcosa di piu. Nell'agosto scorso ci hanno cortesemente fatto sapere, sempre a mezzo dell'American Mercury, che "l'esercito italiano avrà modo di svolgere la sua parte nel sistema postbellico di sicurezza ai fini del man– tenimento della pace." In parole povere esso potrà essere utilizzato per evitare il "caos e l'anarchia" non solo in Italia, ma anche in Germania e altrove. È ovvio che Badoglio sarebbe il condottiero ideale di un esercito non adatto a far guerre, ma adatto ad evitare "disordini." Sulla scia di Badoglio seguirebbe la Monarchia. Una monarchia pri– vata dell'appoggio di un esercito permanente non potrebbe sussistere in Ita– lia neanche un giorno. È per questo che la primavera scorsa ci hanno detto che in Italia dovrebbe essere costituito un comitato· di capi militari per gettare un ponte tra l'antico "ordine" fascista e il nuovo "ordine" anglo– sassone. Tra questi capi militari si faceva il nome non solo di Badoglio, ma anche di Cavallero, il noto lestofante che successe a Badoglio nel di– cembre del 1940, e di Graziani, il carnefice di Addis-Abeba che è attual– mente Ministro della guerra nella Repubblica fascista di Mussolini. 462 BibliotecaGinoBianco

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