Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Quel che ci costano il Re e Badoglio efficienza mai prima raggiunto, e tale da poter soddisfare le esigenze di prestigio ·e di sicurezza del nostro Impero. Viceversa l'esercito era in uno stato di disorganizzazione totale e, allorché nel settembre del 1939 Hitler iniziò la guerra in Polonia, Mussolini fu costretto a dichiarare la "non belligeranza" per il semplice motivo che non era in condizioni di essere "belligerante." Ciononostante, il 28 ottobre 1939, Badoglio inviò a Mussolini il seguente telegramma: All'inizio del diciottesimo anno del Fascismo, sono sicuro che le fortune dell'Italia imperiale saranno sempre maggiori sotto la vostra infallibile guida (New York Times, 29 ottobre 1939). Nel maggio del 1940 tutti i giornali italiani ebbero l'ordine di pub– blicare in prima pagina un rapporto di Badoglio in cui si asseriva che l'Italia era pronta ad entrare in guerra, e quando fu sferrato l'attacco contro la Francia e l'Inghilterra, Mussolini confermò Badoglio nella sua éarica di Capo di Stato Maggiore Generale. Ed ora quest'uomo ha la sfrontatezza di venirci a dire che Mussolini entrò in guerra senza consul– tare nessuno, e che aveva bisogno di qualche migliaio di morti, per po– ter sedere al tavolo della pace. Badoglio non dice perché rimase al suo posto, nonostante che Mussolini fosse un criminale; per spiegare i veri motivi del proprio atteggiamento, dovrebbe confessarci che sperava che Mussolini avrebbe avuto fortuna, e che lui, Badoglio, avrebbe potuto condividere la gloria e i profitti di una facile vittoria. Per ristabilire l'equilibrio con Hitler, Mussolini decise di inghiottirsi la Grecia. Tra i documenti trovati dai greci negli archivi di una divisione itàliana battuta, vi è, un proclama del generale Zunini, datato 26 ottobre 1940, che dice, tra l'altro: "Nel corso degli ultimi 19 mesi, in questa dura terra d'Albania, abbiamo preparato le nostre armi e i nostri cuori per l'imminente impresa." È verosimile che Badoglio fosse stato te– nuto all'oscuro di questi preparativi militari? Non era forse alla testa di tutte le forze armate? Egli è, dunque, responsabile non meno di Musso– lini del disastro greco. Grazie a Mussolini la Grecia ha potuto rivivere un'epopea simile a quella dovuta 2900 anni fa a Serse e ai suoi generali. Mussolini è stato il Serse del XX secolo, e Badoglio il suo Capo di Stato Maggiore. A metà novembre del 1940, quando il disastro della impresa greca non si era ancora rivelato in tutte le sµe terribili dimensioni, Badoglio era ancora Capo di Stato Maggiore Generale ed andò a lnnsbruck per confe– rire col maresciallo Keitel. Improvvisamente, in data 6 dicembre 1940, giunse la notizia delle sue dimissioni. Fu il primo topo ad abbandonare la nave che affondava. L'uomo ha perduto ogni sentimento di dignità al punto da raccon– tare ad alcuni giornalisti che quando Mussolini e Hitler si incontravano, ogni italiano veniva perquisito prima di essere ammesso alle riunioni, coni- 461 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=