Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America "Sappiamo che la caduta di Mussolini e il voltafaccia di Badoglio ebbero luogo parecchie settimane prima della nostra 'tabella di marcia' militare" (New York Herald Tribune, 23 ottobre). Gli avvenimenti non si sviluppa– rono secondo il programma stabilito. L'Esercito italiano si disintegrò: un fatto che nessuno aveva pre– visto e che avrebbe impedito alla cobelligeranza di dare gli sperati vantag– gi militari. Ma gli uomini di Stato anglosassoni e i capi militari alleati avevano stabilito che l'esercito di Badoglio sarebbe dovuto passare di colpo dalla loro parte, e continuarono a negoziare la resa incondizionata e la cobelligeranza, come se Badoglio avesse ancora avuto a sua disposizione un vero esercito. I meccanismi militari e politici sono lenti a muoversi, e per muoversi hanno bisogno di far molto rumore, e spesso fanno molto rumore senza muoversi affatto. In ogni modo se i vantaggi militari si sono dimostrati assai dubbi i vantaggi diplomatici non sono mancati. Il Re e il suo Badoglio non pensano ad altro che a salvare la loro pelle, i loro posti e le loro ricchezze. Hanno altre preoccupazioni che la Sicilia, Trieste o l'Istria. Da tali stracci d'uomini, chiunque potrebbe strappare le condizioni piu esose e le rinunce piu vergognose. Ecco per– ché il Re . è diventato un "simbolo." In attesa di ulteriori informazioni, ci hanno detto che il 29 settem– bre vi fu un secondo armistizio firmato da Badoglio, e che le sue condi– zioni sono tenute segrete perché la "loro conoscenza potrebbe servire ai tedeschi per eccitare risentimenti nell'Italia settentrionale e centrale" (New York Times, 30 ottobre). In questo modo si pensa che gli italiani non riescano a capire il significato di questo segreto, e che i te– deschi non sappiano approfittare del significato di tale segreto per ecci– tare risentimenti! Il salvataggio di un Re Per placare il senso di preoccupazione suscitato ovunque dall"' affare Badoglio," i nostri giornali del 12 ottobre dettero la notizia che Badoglio aveva dichiarato che "in nessun modo il pieno diritto del popolo italiano di scegliersi la propria forma di governo democratico all'avvento della pace" è stato pregiudicato. Per di piu, lo stesso giorno, Churchill Roosevelt e Stalin fecero sapere in una dichiarazione comune che i tre Governi prendono atto della promessa del governo italiano di sottoporsi alla volontà del popolo, dopo la cacciata dei tedeschi dal territorio italiano, e che be– ninteso nulla potrà limitare il diritto pieno e assoluto del popolo italiano di decidere, con mezzi costituzionali, la forma democratica di governo che vorrà darsi. Ma in verità Badoglio non aveva detto che il popolo italiano conservava impregiudicato il diritto di scegliersi "la propria forma di governo democra– tico." Aveva soltanto detto che "alla fine della guerra il popolo italiano sarà libero di scegliersi, per mezzo di elezioni, il governo che vuole." In 456 BibliotecaGino Bianco

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