Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Vitalia vista dall'America bero stati scelti uom1m nuovi, senza alcun legame con il regime fascista e senza alcuna responsabilità per il trattato tedesco del 1939. Queste per– sone dalle maQi pulite, a testa alta avrebbero dichiarato nullo il trattato imposto al popolo da Mussolini e la sua cricca contro il suo volere. Essi avrebbero dovuto essere considerati come liberi amici e non come mercenari degli americani o degli inglesi. Si, sarebbero resi conto che l'Italia non era piu una potenza militare e non poteva quindi pretendere assurdi privilegi. Avrebbero soltanto domandato al Governo britannico di dare istruzioni ai propri agenti in Sicilia di cessare ogni manovra segreta intesa a sepa– rare politicamente la Sicilia dal resto dell'Italia, e avrebbero potuto chiedere una pubblica garanzia da parte dell'America e dell'Inghilterra che le popo– lazioni italiane di ·Gorizia, di Trieste e dell'Istria occidentale non sareb– bero state consegnate come fossero bestiame alla Jugoslavia. Quindi, il Governo provvisorio avrebbe dichiarato guerra alla Germania e arruolato un esercito regolare da unirsi ai volontari già in armi. Alla fine della guerra il popolo avrebbe eletto una Assemblea Costi– tuente che avrebbe deciso se mantenere la monarchia o adottare un re– gime repubblicano. Una volta istituito un Governo regolare, si sarebbe fir– mato il trattato di pace e avrebbe avuto termine l'occupazione militare. In tal modo la transizione dal regime fascista a quello democratico si sarebbe attuata con il minimo di attriti o di guerra civile. L'America e l'Inghilterra, per avere provocato il crollo della struttura fascista, mante– nuto l'ordine pubblico durante il periodo di transizione, e aver permesso agli italiani di riorganizzarsi a loro modo, si sarebbero meritate il rispetto e la gratitudine del mondo intero, per il loro trattamento equo e la loro azione umanitaria. L'Italia ha bisogno di un "simbolo?" Le cose sono andate e stanno andando in modo diverso. Il Re e il suo amico Badoglio non solo si sono arresi, ma hanno pattuito un armistizio, e per giunta, si sono impegnati ad operare come "cobelligeranti" contro l'alleato di prima. Il trattato di alleanza con Hitler del maggio 1939, proibiva esplici– tamente un armistizio o una pace separata, per non parlare' di una "cobelli– geranza" con il nemico. Questo trattato fu negoziato accettato e firmato non solo dal Ministro degli Esteri Ciano, non solo da Mussolini, come Capo del Governo, ma anche dal Re, come Capo dello Stato. Accettando l'armistizio e la cobelligeranza il Re ha commesso un atto di perfidia e di tradimento. Si è trattato di tradimento anche se commesso ai danni di un criminale come Hitler. Un gangster non diventa gentiluomo se tradi– sce, non un gentiluomo, ma un altro gangster. Due neri non fanno un bianco. Il Re d'Italia, prima venne meno al suo giuramento alla Costi– tuzione del Regno e si associò a Mussolini per vent'anni nel tradimento 444 BibliotecaGino Bianco

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