Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Quel che ci costano il Re e Badoglio Un dispaccio al Times di Londra (15 ottobre), riferisce: Nelle strade a sud di Napoli le scene sono simili a quelle viste in Francia nel maggio e giugno del 1940... Ovunque si scorgono in disordine i resti dell'esercito ita– liano... Molti di questi soldati, con l'uniforme ancora indosso, fanno ansiosamente la coda ogni mattina nella speranza di ottenere un qualsiasi lavoro dalle forze Alleate. E accettano pieni di riconoscenza qualsiasi occupazione. Non vi è alcuna differenza tra il Sud e il Nord d'Italia. Quando fu convocata un'adunata generale degli ufficiali italiani a_Roma se ne presen– tarono solo 400. Le autorità militari naziste, per ottenere mano d'opera, devono offrire ora paghe 42 volte superiori a quelle che ricevevano in passato i soldati italiani (New York Herald Tribune, 7 ottobre). Non si può dare una esatta interpretazione degli avvenimenti italiani degli ultimi mesi se non si tiene conto di questo totale disfacimento del– l'esercito italiano. All'inizio di agosto il Re e Badoglio si resero conto di non avere piu un esercito a disposizione. Non potevano piu fare alcuna guerra, né insieme alla Germania nazista né contro di essa. Non potevano che arrendersi. Ma arrendersi a chi? Avevano rovesciato e arrestato Mussolini. Dovevano aspettarsi, ove si fossero arresi a Hitler, di divenire a loro volta prigionieri di Mussolini. L'unica cosa che potessero fare era di arrendersi agli americani e agli in– glesi. E cos{ fecero. La resa era il solo passo da compiere per mettersi personalmente al sicuro. Non era un regalo agli Alleati che potesse essere fatto o tolto. Cosa si sarebbe potuto fare Dopo la loro resa sarebbero potuti diventare prigionieri di guerra. Un soldato che non è piu in grado di combattere, se si arrende e diventa prigioniero di guerra, non compie un atto disonorevole. Dopo la battaglia di Sédan, nel settembre del 1870, Napoleone III si arrese e divenne pri– gioniero di guerra. Il Re del Belgio è ora prigioniero di guerra. Nel corso di questa guerra anche altri soldati, ufficiali e comandanti di armate, francesi, inglesi, americani, russi e tedeschi, si sono arresi in Francia, in Russia, in Asia, in Africa e in Sicilia e divennero prigionieri di guerra. Se dopo la resa il Re e Badoglio fossero divenuti prigionieri di guer– ra, essi avrebbero meritato solo pietà, non disprezzo. ì Supponiamo per un momento che questo fosse avvenuto; una volta divenuto prigioniero di guerra la prerogativa sovrana del Re sarebbe stata "sospesa." Già in Sicilia la sovranità della Casa Savoia era stata uflidalmente "sospesa" per effetto dell'occupazione militare alleata. E nessuno, in Si– cilia o altrove, si preqccupò della Casa reale e di questa sospensione della 441 Biblioteca Gino Bianco

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