Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America unità della società sopranazionale, toglie fondamento e vigore alla legge internazionale, conduce alla violazione dei diritti altrui e impeàisce l'accordo e i rapporti pacifici... Chiunque consideri lo Stato come il fine a cui tutto deve essere diretto, a cui tutti si devono inchinare, .è di necessità un nemico di ogni vero duraturo progresso nei rap– porti fra le nazioni. La domenica di Pasqua, dopo l'invasione dell'Albania avvenuta il venerdi Santo, egH chiese: "Come può esservi la pace, se dei trattati che hanno avuto sanzione solenne e la parola data hanno perduto quella sicurezza e valore che costituiscono le basi indispensabili della fiducia redproca senza la quale il disarmo materiale e morale diventa ogni giorno piu difficile?" . Quando i nazisti invasero il Lussemburgo, l'Olanda ed il Belgio, il Papa mandò telegrammi di protesta al governo nazista. In i"nfinite occa– sioni Pio XII attaccò i"/ nazismo, e in alcune di queste dichiarazioni accusò anche il fascismo. Ho omesso queste dichiarazioni· a ragion veduta per– ché z·n questo artt'colo ho limùato le mie osservazioni al fascismo in Italia e non z'n Germanz·a o in qualsiasi altro paese. Il 14 giugno 1943 Pio XII rivolse agli operai italiani un am·monime_ntoa non lasciarsi ingannare dal miraggio di teorie allettanti e fatue e da illusioni di futuro benessere... Voi avete già ascoltato questi amici del popolo nelle strade, nei circoli, nei congressi, ne riconoscete le proposte nei manifesti, le sentite ripe– tute nei loro canti ed inni ... Rimangono parole vuote ed una messinscena che non può avere alcuna realizzazione nei fatti, mentre la classe operaia rimane legata e asservita al capitalismo di Stato che tiene tutti a freno e soggiogati, e non soltanto la fami– glia ma perfino la coscienza... Rinunzie imposte ad ognuno, che ledono i diritti della persona umana, che ledono la libertà di vivere la propria vita di famiglia, di esercitare la propria professione, di esercitare la propria funzione di cittadino, e specialmente di pra– ticare la religione, e invadono perfino il campo dellà coscienza individuale. Nel giugno 1943, dopo che era stato ripetuto ~arie volte da parte dei fasdsti che il Papa stava facendo dei passi per chiedere la pace, la Radio Vaticana dichiarò: "Il piu vivo desz·derio del Santo Padre è invero che si faccia la pace, ma non la pace ad ogni· costo." Dopo che l'Asse diffuse la notizia che il Papa aveva protestato presso il governo degli Stati Uniti per il bombardamento di Roma, la Radio Vaticana negò co– raggiosamente l'accusa. III Durante questi anni vi furono molti confiitti alcuni dei quali rima– sero verbali, mentre altri 'si tradussero in azioni concrete. Dal 1921 al 1925 il Clero cattolico della provincia di Lucca fu sottoposto ad un regime di terrore da Carlo Scorza, segretario del Partito fascista, il quale nel 1930 mobilitò la gioventu fascista contro la Chiesa. (Quando il con– fiitto in quest'anno si fece piu violento, Scorza fu rinominato segretario del Partito e rimase in questa carica finché fu cacciato da Badoglio znsz·eme 424 BibliotecaGino Bianco

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