Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La chiesa cattolica ed il fascismo agli altri fascisti). L'Osservatore Romano, il giornale del Vaticano, era stato proibito in Italia perché la gente lo leggeva per sapere la verità, e dei ven– ditori di giornali che strillavano: "Il ·testo completo della lettera del Papa," riferendosi alla controversia sull'educazione, vennero arrestati. Quando il gior– nale fu sequestrato, due pre,ti che furono trovati' a leggerlo, furono obbli– gati a mangiare il numero del giornale pezzo per pezzo e a bere una buona dose di olio di ricino. Uno morl quattro ore dopo e l'altro, due giorni dopo, all'ospedale. · La posi'zione della Chiesa nelle questioni politiche non è compresa da molte persone perché non sono a cogm'zi'one delle dichiarazioni dei Pon– tefici, ed anche perché la Chiesa mira a servire tutti gli uomini, quale che sia la loro razza o nazionalità, e parla ufficialmente soltanto i'n materia di questioni di fede e di morale. Una delle migliori presentazioni da parte di non cattolici della posi'zione del Vaticano durante la guerra si trova nel libro "Balcony Empire" di Reynolds ed Eleanor Packard che fu– rono a Roma come corrispondenti dell'Vnited Press fino a che gli Stati Uniti non entrarono in guerra. Esst' hanno scritto: L'Italia teneva geograficamente il Vaticano chiuso nel suo stivale. Jl Vaticano, si– tuato in un'area di circa sei ettari, vicino al centro di Roma, non aveva altro accesso o uscita se non attraverso il territorio italiano. Se si tiene conto di queste condizioni, la_ resistenza opposta da questo Stato in miniatura alla pressione dell'Asse appare tanto piu notevole. Coloro che erano all'estero spesso non tennero conto della delicata posizione in cui si trovava il Papa, né compresero la sottile distinzione che separa gli affari spiri– tuali da quelli politici... La resistenza piu coraggiosa da parte del Papa contro la pres– sione dell'Asse si ebbe nel luglio 1941 quando il Duce pretese che il Vaticano ,si espri– messe a favore della guerra dell'Asse contro i sovietici chiamandola "una crociata santa contro l'ateismo." Il Papa rispose con fermezza che l'atteggiamento del Vaticano verso la Russia concerneva soltanto questioni ecclesiastiche e spirituali, e che perciò la Santa Sede non poteva fare alcuna dichiarazione o alcun atto che potesse essere interpretato come appoggio a qualsiasi gruppo politico. Le nostre esperi'enze durante l'i'nvasione della Sicilia, che è parte dell'ltalt'a, dovrebbero costituire la prima risposta all'accusa che il Papa favorisca il fascismo e tema la sconfitta dell'Italia fascista, perché vi sa– rebbe "una vi'olenta reazione contro quella parte del clero cattolico che si è legato troppo apertamente alla politica fascista." Da quando ha avuto inizio l'invasione, i fascisti sono stati destituiti dalle loro cariche, in molte parti della Sicilia i preti sono stati nominati temporaneamente funzionari pubblt'ci, e in genere i preti in Siet'lia hanno eseguito gli ordini dei fun– zionari dell'esercito americano di spiegare ai loro fedeli i decreti promul– gati dal governo militare alleato dei territori occupati. Recentemente il generale di divisione George Patton fr. comandante delle forze degli Stati Uniti in Sicilia, ricevé dall'arcivescOVQ ·ai Palermo Cardinale· Lavi– trano, l'assicurazione che la Chiesa cattolica e le popolazioni del .terri– torio occupato avrebbero collaborato cogli Alleati. lo dico, senza tema di essere smentito dai· fatti, che a mano _a 425 Biblioteca Gino Bianco

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