Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La chiesa cattolica ed il fascismo ché i cattolici non sono uniti in fatto di ideali politici né tn una sola nazione, né nel mondo intero. ,, È scoraggiante che ciò avvenga anche quando è in giuoco la libertà nel mondo, o quando sorgono filosofie politiche come il fascismo ed il nazismo che minacdano la esistenza stessa dei cattolici e di ogni altro gruppo religz'oso. Alcuni ecclesz·astz"ciattolici italiani non soltanto favori– rono il fasdsmo, ma espressero delle lodi sperticate e sacrileghe di Mus– solini. Il Salvemini può citare molti esempi ed anch'z'o potrei· citarne altri. Il dottor D. A. Binchy nel suo libro Church and State in Fascist ltaly dichiara che la stragrande maggioranza dei preti in Italia resistettero alla pressione fascista, e rimasero silenziosi. "Vi è un gran numero di preti" z"n Italia che per la loro opposizione al fascismo sono stati ridotti alla miseria o sono finiti in prigz"one,"egli scrz·ve, "z"lnumero dei preti al con– fino o ammoniti non può essere calcolato esattamente perché sia la Chiesa che lo Stato preferiscono tacere su questo punto." Possiamo considerare z·l dottor Binchy un'autorità perché è uno stu– dioso serio che cerca la verità attraverso vaste ricerche e non è abituato a generalt"zzaresulla base di pochi esempi. Il suo libro è frutto di quattro anni di" lavoro di ricerca e di due anni di lavoro di stesura. Si è detto che egli" pecca di "un eccesso di scrupolosità che gl'impedisce di arri– vare a delle conclusioni se non ha prima consultato ogni libro ed arti– colo esistente che può fornire un'ulteriore documentazione." Altri scrit– tori· potrebbero certo trarre gran vantaggio dall'imitare questo suo metodo. Quando Mussolini s'impossessò del potere in Italia, non definl la forma di governo che avrebbe attuato, perché non ne aveva ancora in mente una ben definifa. Egli non aveva ancora formulato una precisa teo– ria politica. I primi atti di Mussolim" furono dettati da un acceso nazio– nalismo e da predilezione per la violenza e l'avventura. "Mi chiedono dei programmi" egli diceva "ma non sono i programmi che ci mancano per salvare l'Italia, sono gli uomini e la forza di volontà." Durante i primi anni del domz"nio di Mussolt"ni in Italia, molte persone in tutto il mondo fecero le sue lodi. Parlavano del fatto che faceva arrivare i treni in orario, un po' per scherzo un po' per approvarlo sul serio. Notavano . la costruzione di autostrade, ferrovie, scuole ed altre opere pubbliche, non– ché la bom·fica delle paludi. A quel tempo Mussolini aveva molti ammi– ratori·ad onta della violenza sua e dei suoi seguaci. Alcuni ritennero perfino che stesse attuando un nuovo tipo di democrazz·a, lo Stato corporativo, 1 in cui i cittadini sarebbero stati rappresentati secondo le proprie occupa– zioni, anziché sulla base della propria residenza. Il Pf pa non prese posi– zione rz'guardoal fascismo allora, perché esso non aveva ancora sviluppato una propn'a filosofia. Ma questa si venne gradatamente delt"neando:in di– scorsi, lettere ed articoli, Mussolini venne presentando la sua idea dello Stato in accordo colla dottrz'na di Giovanni Gentz'le, suo Ministro del– l'Educazz'one e ·seguace di Hegel. . Durante questo perz'odo formativo, alcune persone perspicaci, tra cut_ 421 Biblioteca Gino Bianco

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