Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

È l'Italia un paese cattolico? in non piccola parte all'opera di cristianizzazione. Gli osservatori super– ficiali non notano l'esistenza di quest'Italia "mistica." Eppure l'Italia di San Francesco, di Santa Caterina da Siena e di Savol).arola è ancora viva: produsse nel dician_novesimosecolo Don Bosco, il fondatore dell'Ordine dei Salesiani, un uomo di eccezionale intelligenza e ~1 bontà eroica; produsse madre Cabrini, che dedicò la sua gran mente e il suo gran cuore agli umili. immigrati italiani negli Stati Uniti. Il mistico italiano accetta il dogma senza discussione, ma non mo- stra per esso alcun interesse. Né ama che altri ne discutano, anche se si tratta di difenderlo: le controversie dogmatiche non sono salutari per la salvezza dell'animà. Quel che gli importa è ricevere i sacramenti, pregare la Vergine Maria perché abbia pietà di questa umanità peccaminosa e in– felice, fare opere buone pr<;>porzionatamenteai propri mezzi. Vi è in Italia · 1 un numero infinito di opere caritatevoli che sono tenute in vita dai mi– stici e alimentate dal contributo finanziario libero e quotidiano della popo– lazione. _Ed è abbastanza frequente il caso di persone indifferenti o anti– cattoliche che danno contributi finanziari a queste opere perché ammi– rano gli uomini e le donne che dedicano ad esse tesori di abnegazione ,,. e di dolcezza. Caratteri simili si trovano spesso nei romanzi russi: per esem- pio Platone Karataiev in Guerra e pace. L'Italia mistica non s'interessa alla politica, ritenuta ancor meno utile alla salvezza dell'anima delle controversie dogmatiche. I mistici venerano il Papa: se il Papa fosse vittima di violenza personale, i mistici sarebbero capaci di tutto. I protestanti, se sono inglesi,• possono farsi un'idea di questa devozione ricordando i sentimenti delle folle inglesi verso la monar– chia. Ma per il mistico italiano il Papa ideale resta San Pietro, il quale possedeva sol~antouna barca e una rete per pescare. Quando Pio XI apparve nella piazza di S. Pietro, il 25 luglio 1929, con la pompa di un despota orientale, uno di questi mistici italiani parlando con me a Parigi notò: "Avrebbe fatto meglio a portare il viatico a qualche malato." Soltanto mezz'ora prima aveva parlato del Papa con emozione, come dell'essere in cui "il corpo mistico della Chiesa prende forma viva e reale." L'Italia mistica non vuole udir parola di quello che avviene a Roma: "È meglio non andar a Roma, cosi non si corre il rischio di perdere la fede." Quando Cavour era sul letto di morte mandò a chiamare Don Gia– como, che era il suo parroco, e gli chiese di confessarlo. Sebbene Cavour fosse stato scomunicato, Don Giacomo gli dette l'assoluzione. Il prete fu chiamato a Roma perché rendesse conto della sua azione. Pio IX gl'ingiunse di dichiarare per iscritto di essere venuto 1 meno ai propri do– veri ecclesiastici. Don Giacomo rispose che aveva agito secondo gli aveva dettato la coscienza e rifiutò di fare la dichiarazione che gli veniva richie– sta. Egli non era né un teologo né un uomo politico, ma soltanto un mistico. Nel dare l'assoluzione al suo penitente aveva seguito la propria coscienza e il buonsenso, non la legge canonica. Una situazione simile sa– rebbe forse impossibil~ in Irlanda, in Polonia, nel Canada francese e ne- \ 415 Biblioteca Gino Bianco

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