Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America scomunicato tutti coloro che appoggiavano e favorivano una tale "usur- . ,, paz10ne. Un secolo fa in Italia, i cattolici coerenti erano senza dubbio piu numerosi di quanto siano oggi. Eppure tra il 1848 e il 1880 le scuole furono sottratte al controllo del clero cattolico, la cerimonia religiosa del matrimonio non ebbe piu validità civile, il clero perdette tutti i privilegi garantiti dalla legge canonica e per la maggior parte le sue proprietà fu– rono confiscate; la piu ampia libertà di discussione e di propaganda fu concessa a tutte le fedi e organizzazioni religiose, e infine, cosa di non poca importanza, il Papa perdette la sovranità di cui godeva sull'Italia centrale. Il Papa scomunicò tutti coloro che si resero responsabili di que– sta legislazione anticlericale, ma alle sue scomuniche non fu attribuita nessu- na importanza. Se Pio IX si fosse dato la pena di esaminare le liste dei volontari ar.ruolatisi nel suo esercito tra il 1860 e il 1870, avrebbe sco– perto che essi erano olandesi, belgi, svizzeri, francesi, irlandesi, spagnoli, austri~ci, e che vi era perfino un turco, ma che pochi erano gl'italiani, e ancor piu scarsi gli abitanti degli Stati della Chiesa. Durante il Risorgimento, il movimento cattolico in Italia trasse la sua forza, o meglio la sua debolezza, soprattutto dai nobili che rimane– vano fedèli alle· vecchie dinastie, dall'alto clero mummificato e da pubbli– cisti senza influenza, rimasti fedeli alle concezioni assolutistiche del De Mai– stre. Questa gente non dette· un solo martire alla causa del Papa. Naturalmente, il 20 settembre 1870 fu in Italia un giorno di lutto per i cattolici. Ma la maggior parte si consolarono facilmente, cosi come si consolò il parroco di Masserano, piccola città del Piemonte. Egli riempi due bottiglie del miglior vino della sua vigna, le suggellò e decise che fossero conservate nella cantina della parrocchia per essere inviate in dono al Papa che avesse fatto la pace con l'Italia. Secondo una notizia pubbli– cata nella stampa italiana, le due bottiglie furono consegnate a Pio XI il 4 settembre 1929. Nel 1874 la Santa Sede "consigliò" ai cattolici italiani di rimanere estra– nei alle elezioni nazionali, e nel 1886 il "consiglio" (non expedit) divenne "proibizione" categorica. Dato che circa il 40 per cento dell'elettorato italiano si asteneva per abitudine dal votare, il Vaticano pretese che ciò fosse conseguenza del veto papale. Ma quando il veto fu ritirato, il nu– mero di elettori che si recarono alle urne non aumentò in misura note– vole. I cattolici erano andati alle urne anche quando il Papa aveva loro proibito di farlo. Il fatto nuovo ~ra che i cattolici votavano per il loro candidato, e non piu per i "conservatori" o i "liberali." Durante le campagne elettorali i candidati cattolici si astenevano sempre dal menzionare la questione romana. Se l'avessero toccata, sareb– bero stati rovinati. Cosi si creò una strana situazione: mentre il San– to Padre si lamentava dell'usurpazione dei territori che aveva posse– duto e i cattolici fuori d'Italia protestavano insieme a lui, i candidati 412 BibliotecaGino Bianco

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