Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia consenso di Mussolini. Ed è anche evidente che l'approvazione di Musso– lini non sarebbe stata ottenuta se egli non fosse stato preventivamente informato del contenuto del discorso del Papa. Possiamo quindi star si– curi che Mussolini non meno del Vaticano ha ragione di temei:e il peri– colo sempre crescente di movimenti rivoluzionari. Sebbene tanto Mussolini, ordinando l'arresto di tanti italiani, quanto il Papa, nel suo discorso, indichino i "rossi" come i possibili rivoluzionari, non v'è dubbio che la rivoluzione che essi temono è una rivoluzione antifascista. Gli umili. la– voratori çhe sono andati in pellegrinaggio - e non sappiamo come sia– no stati mobilitati - e hanno ascoltato l'allocuzione papale, avranno capito che tutto il sermone del Papa è stato fatto allo scopo di dir loro che non avrebbero dovuto ribellarsi contro il regime fascista e avrebbero dovuto astenersi dalla "disobbedienza civile." Durante questa parte del suo discorso, il Papa si qstenne da qual– siasi accenno alla guerra e parlò come se i lavoratori vivessero in condi– zioni normali e le loro sole .preoccupazioni fossero i ·rapporti coi datori di lavoro. Il Papa si prese anche la pena di descrivere poeticamente la felicità d'una società plasmata secondo gli insegnamenti sociali del– la Chiesa. Poi, d'un tratto, egli si abbandonò ad una lunga tirata pole– mica per confutare la calunnia che la Chiesa cattolica fosse responsabile dello scatenamento della presente guerra. I giornalisti e i radio-commen– tatori spiegarono che il Papa intendeva con questo rispondere ad un agen– te della propaganda tedesca, il dottor Friederich, il quale, alcune set– timane prima, aveva. lanciato questa accusa contro la Chiesa cattolica da Radio Parigi. È piuttosto difficile accettare questa spiegazione. La Radio Vaticanà aveva immediatamente protestato contro questa accusa fantastica appena , essa era stata fatta, e lo stesso agente della propaganda tedesca aveva smen- tito di aver lanciato una simile calunnia. Non c'era bisogno che il Papa cogliesse quest'occasione per confutare l'incredibile attacco· d'un commen- tatore radiofonico che si era già ritrattato. E poi, perché mai il Papa avrebbe dovuto riservare questo argo1nento per un discorso ai lavoratori ita- liani i quali molto probabilmente non avevano sentito Radio Parigi e non sapevano nulla di quella storia? È evidente che Sua Santità cercava di confutare qualcosa che era nella mente degli italiani anziché la fanta- .. stica invenzione d'un agente della propaganda tedesca. Il Papa sa bene che il popolo italiano non accusa il Vaticano • e la gerarchia ecclesiastica italiana di aver causato la' presente guerra, ma soltanto di aver fatto causa comune con la dittatura fascista per ven– t'anni, e quindi di avere una parte di respPnsabilità pet le sue sofferenze e per il disastro finale del paese. Il discorso del 13 giugno di Pio XII, assieme al discorso del Cardinale Schuster del 20 marzo sopra citati, sono indizi eloquenti che un'ondata di violento anticlericalismo sta pervadendo oggi l'Italia. Il Cardinale Schuster ha condannato questo movimento come completamente irreligioso e comunista. Per verità, ci sono in Italia, come 387 28 oteca Gino Bianco

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