Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America Privilegi ecclesiastici. - In un sistema democratico, basato sull'egua– glianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge, non deve esservi posto per privilegi ecclesiastici. Ciononostante, anche in un sistema democratico la leg– ge deve prendere in considerazione le condizioni speciali che richiedono qualche eccezione alla regola. Certi doveri comuni, come la partecipazione alla giuria ed il servizio militare, sono incompatibili con la professione ec– clesiastica, e l'esenzione da questi obblighi dovrebbe venire concessa a tutti gli ecclesiastici che han preso gli ordini maggiori. Col completo di– sarmo dell'Italia nel dopoguerra non vi sarà piu un problema del servizio militare da prestarsi dai preti, e non sarà piu necessaria la vasta organiz– zazione dei cappellani militari alla dipendenza di un vescovo. Ordinamento economico e finanziario. - II nuovo Stato italiano tro– verà che questo sarà il problema piu spinoso di tutti quelli che dovranno · essere affrontati nel passaggio dal regime concordatario ad un regime di separazione tra Chiesa e Stato. Qualunque piano concepito per risolvere questo problema, non dovrà perdere di vista due considerazioni: primo, la situazione economica della nazione e delle finanze dello Stato nell'Italia postbellica; secondo, il principio che non sono permessi in uno Stato demo– cratico e in regime di separatismo contributi da parte dello Stato a qualsiasi culto o religione. Come abbiamo già visto, il nuovo Governo democratico erediterà dal regime fascista una situazione finanziaria disastrosa di bancarotta. Se venisse dichiarata la bancarotta, indirettamente o direttamente (rimuovendo le barriere contro l'inflazione e cancellando d'un sol colpo il debito di 600 miliardi di lire) la maggior parte degli investimenti e dotazioni della Chiesa e di quelli di altre istituzioni ecclesiastiche verrebbe distrutta assieme ai risparmi ed agli investimenti di tutto il popolo italiano. Lo sforzo che dovrà essere fatto per evitare la bancarotta agevolerà le chiese, ma imporrà dei sacrifici enormi all'intera nazione. Vi è forse una ragione per cui le istituzioni e le persone ecclesiastiche non dovrebbero sostenere la loro parte di questi sacrifici? Se le Chiese sono fortemente. interessate a salvare l'Italia dalla bancarotta, perché dovrebbero essere esentate dal contribuire allo sforzo comune? Le Chiese saranno povere durante il pe– riodo del dopoguerra, ma lo sarà anche il popolo italiano. Il clero italiano sentirà il morso della miseria, ma lo sentirà pure la popolazione italiana. ·Se quella categoria di persone, da cui ci si attende che viva secondo le re– gole della rinuncia e della mortificazione e ricerchi i valori spirituali piut– tosto che quelli mondani, dovesse pretendere privilegi ed esenzioni dalla miseria comune, il vero scopo della religione andrebbe perduto. Soprattutto, una simile pretesa non solo farebbe perdere al popolo ogni rispetto per il clero, ma lo indurrebbe anche ad odiare sia il clero che i principi che esso 1mpersona. Il Governo italiano del dopoguerra non potrà tornare al sistema pre– fascista, secondo cui le dotazioni ed i redditi ecclesiastici erano sottoposti 378 Biblioteca Gino Bianco

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