Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La, sorte dell'Italia davanti a un tribunale penale dello Stato vuol dire esporsi alla scomunica di Dio; che mandare un poliziotto ad arrest?re un assassino che ha cercato rifugio in una chiesa o in un convento significa offendere la maestà di Dio; che concedere la libertà di parola, la libertà di stampa, la libertà di asso– ciazione a tutti, e non ai soli cattolici, vuol dire concedere eguali diritti a Dio e a Satana: D'altra parte, la Chiesa ha permesso, senza farsene alcuno scrupolo, a dei re dissoluti di designare e quindi di nominare tutti i vescovi di un· paese; essa ha concesso ad un ciarlatano senza fede e senza onore come Mussolini il diritto di porre il suo veto alle nomine ecclesiastiche; ha guardato con approvazione l'umiliante spettacolo dei ve– scovi spagnoli inginocchiantisi davanti a un uomo come Franco per giu– rargli fedeltà nel modo piu abietto. Queste e altre consimili attività sono accette alla Chiesa fino a quando lo Stato riconosca gli altri iura ecclesiae ed apra i cordoni della sua borsa ai postulanti ecclesiastici . .La democrazia non sa che farsene dei giuramenti di vescovi e preti. La democrazia guarda con ripugnanza a cose come la benedizione data dalla Chiesa a gesta criminali come la conquista dell'Etiopia, per cui in Italia cardinali, vescovi e preti offrirono pubbliche funzioni di ringrazia– mento. Monsignor Duchesne, il grande storico cattolico, nel descrivere un episodio vergognoso della storia papale nella Roma del nono, secolo e, la funzione di ringraziamento in San Pietro che lo seguf, osservò: "Ascol– tando quell'inno di ringraziamento gli angeli nel cielo debbono aver sorriso amaramente, ammesso che gli angeli sorridano mai. 114 • . Noi abbiamo poche o nessuna illusione che il Vaticano ceda con buona grazia. Esso lotterà fino all'ultimo per impedire la separazione tra la Chiesa e lo Stato. Anche in tal caso il regime democratico italiano do– vrebbe fare di tutto per giungere ad una separazione amichevole anziché ostile. Tuttavia, se questa dovesse divenire impossibile, il mondo saprà a chi attribuire la responsabilità del conflitto. Certo, una separazione, per . quanto amichevole possa essere, sarà un'operazione difficile, ed il clero ita– liano dovrà essere pronto a fare dei sacrifici. Saranno sacrifici molto meno gravi di quelli che verranno imposti all'intera nazione italiana in conse– guenza dei disastri causati dall'" uomo inviato dalla Provvidenza," che fu in– signito di onorificenza da Pio XI, e dall'" uomo di governo saggio e lungi– mirante" che fu onorato da Pio XII. Abolizione del Concordato. - Quando la Repubblica francese denun– ziò nel 1905 il vecchio Concordato napoleonico, la Santa Sede prote~tò, adducendo il motivo che un contratto bilaterale non poteva essere revo– cato per atto di una sola delle parti. Ma, fino ai tempi recenti, i canonis!i della Chiesa romana avevano costantemente negato che un concordato fosse un contratto, e avevano sostenuto che esso non fosse altro che 4 Louis Duchesne (1843-1922) fu autore, fra varie altre opere, di un'Histoire ancienne de l'Eglise di durevole valore in .3 voll., pubblicata fra il 1905 e il 1910. 373 Biblioteca Gino Bianco

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